La Cultura è la Cura

La Cultura è la Cura è un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’azione progettuale verrà realizzata da una rete di partenariato con sede in 15 regioni italiane di cui Arci del Trentino e il Cafè de la Paix Trento sono parte integrante.

La cultura, assumendo una valenza educativa, è infatti considerata come una “medicina generatrice” di abilità, benessere, relazioni ed autonomia in modo sempre inclusivo. La Cultura è la Cura si propone di contrastare le povertà – educativa e materiale – lottando contro le disuguaglianze e per rendere le città e gli insediamenti umani più inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

I corsi sono completamente gratuiti ed esclusivamente rivolti ad over 65 e giovani under 35, con particolare attenzione a coloro che sono stati esclusi precocemente da percorsi formativi.

Considerato l’obiettivo finale delle attività realizzate a livello territoriale – attivare gruppi costituiti da operatori culturali, beneficiari, artisti in grado di costruire un progetto di sviluppo che vada oltre il periodo di svolgimento del progetto – al Café de la Paix sarà possibile accedere ad un insieme di laboratori ed esperienze artistiche capaci di creare il pretesto e il contesto per far interagire persone diversissime tra loro, rafforzando allo stesso tempo la capacità di networking e di risposta condivisa ai bisogni da parte delle associazioni coinvolte.

Per questo, il Cafè de la Paix e Arci del Trentino hanno ideato insieme ad altri partner attività diverse tra loro che avranno inizio a partire da gennaio e che impegneranno i partecipanti indicativamente fino a giugno 2022. Le attività proposte saranno in particolare:

LABORATORIO TEATRALE, realizzato in collaborazione con Emit Flesti, che si terrà tutti i lunedì a partire dal 10 gennaio 2022 dalle ore 16.30 alle ore 18.30 presso la Bottega delle Arti (Passaggio Teatro Osele, TN);

LABORATORIO DI MAGLIA E UNCINETTO, realizzato in collaborazione con Auser del Trentino, che si terrà tutti i martedì a partire dall’11 gennaio 2022 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso il Café de la Paix (Passaggio Teatro Osele 8, TN)

CORSO FOTOGRAFICO, realizzato in collaborazione con Alessio Coser, che si terrà tutti i mercoledì a partire dal 12 gennaio 2022 dalle ore 14.00 alle ore 16.00 presso il Café de la Paix (Passaggio Teatro Osele 8, TN);

ATELIER CREATIVO, realizzata in collaborazione con CSA Contrada Larga (Coop Kaleidoscopio), che si terrà tutti i venerdì a partire dal 14 gennaio 2022 dalle ore 9.00 alle ore 11.00 presso CSA Contrada Larga (Via Belenzani 49, TN).

La presentazione ufficiale del progetto e delle singole attività laboratoriali si terrà lunedì 13 dicembre alle ore 18:00 presso il Cafè de la Paix Circolo Arci.

Per maggiori informazioni si prega di contattare telefonicamente il Cafè de la Paix al 380 765 2753 o di scrivere una mail all’indirizzo apsdulcamara@gmail.com

Il senso della vita: 20 anni del Tavolo locale delle appartenenze religiose

L’istituzione del Tavolo coincide con l’anniversario dell’Incontro di Assisi nell’ottobre del 1986, un appuntamento di grande valore simbolico per l’intera società civile e per le tante comunità appartenenti a diverse fedi religiose che in nome della pace e della fraterna convivenza si riunirono in Assisi, con momenti comuni ed altri dedicati alle singole fedi nelle diverse chiese e sedi della città.

Un momento di grande rinnovamento anche spirituale, nella consapevolezza che solo nella nostra capacità di riconoscere ad ogni persona il diritto di vivere pienamente i propri valori etici e spirituali, e di manifestarli nel pieno rispetto e nell’accoglienza degli stessi diritti da parte degli altri, è il primo fondamento di una società pacificata e pacifica, più giusta, accogliente e armoniosa.

Ogni essere umano cerca come può di realizzare il proprio potenziale fisico, intellettuale e spirituale. La religione che oggi permea la società con maggiore visibilità rispetto al passato, emerge come strumento di perfezionamento personale, di impegno sociale ma anche come elemento identitario, facendo emergere le fragilità di un sistema che talvolta non riesce a dare risposte adeguate… Una sfida ed una opportunità per allargare i nostri confini come cittadini della Terra ed espandere la nostra capacità di accogliere e collaborare, indipendentemente dalle – e grazie alle- nostre diversità.

Il programma dell’iniziativa

Giovedì 28 ottobre, dalle ore 17.00, presso la Sala Conferenze della Fondazione Caritro, in Via Calepina a Trento o in collegamento streaming: una conversazione tra i rappresentanti e le rappresentanti del Tavolo Locale, mons. Luigi Bressan e il pubblico attorno al Senso della vita.

Rise Experience riparte!

Rise Experience nasce per avvicinare ragazze e ragazzi a temi come la consapevolezza sociale, la trasformazione creativa del conflitto. Per farlo, utilizza la montagna come mezzo di condivisione e incontro, organizzando trekking per giovani tra i 15 e i 18 anni.

Le iscrizioni sono aperte fino al 31 marzo.

Per iscriverti, clicca qui.

Nina, Matteo, Stefano e Pietro: Rise nasce quindi da un gruppo di ragazzi e ragazze e guarda ad altri ragazzi e altre ragazze. Promuovere il turismo sostenibile, sensibilizzare sui temi della consapevolezza sociale, ambientale e culturale, valorizzare il territorio: questi i loro obiettivi.

Il progetto mette a confronto sguardi diversi sulla realtà, forte dell’intreccio delle storie dei suoi partecipanti e dei percorsi di vita dei ragazzi che lo hanno immaginato.

Rise è nato in un sabato pomeriggio invernale, tra occhi che brillavano per l’emozione, risate che scaldavano l’ambiente e migliaia di fogli di carta scritti con pennarelli colorati.

Rise è nato per scaldare i cuori, per unire passioni diverse, per osare un po’ di più, per spingerci un po’ più in là. Perché crediamo nella potenza dei e delle giovani, perché vogliamo vedere altri occhi brillare e altri sorrisi illuminare le giornate.

Il cammino. Nina Nicoletti racconta come nasce Rise.

Il turismo sostenibile e l’ambiente, quindi, sono al centro del loro lavoro: l’esperienza di Rise si inserisce in un panorama gigantesco, quello dello slow tourism, che conta circa 12 milioni di utenti in tutta Italia. Dai territori trentini, coinvolgendo un pubblico reattivo – nei social e nella vita reale – Rise vuole trasmettere ad altri ragazzi i valori del rispetto dell’ambiente e del prossimo, di una valorizzazione del territorio che non sia sfruttamento e della cultura ambientalista.

Rise 2021

L’Alta via del Granito sarà al centro del trekking di quest’anno: dal 18 al 21 agosto, sulla catena montuosa del Lagorai, uno dei gruppi montuosi meno antropizzati del Trentino, che offre scorci magnifici e dove si può camminare per ore sentendosi parte di una natura incontaminata, in cui l’uomo è solo di passaggio.

14 ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Trento, tra i 15 e i 18 anni (classe 2002/2005) affronteranno trasversalmente, con attività progettate dallo staff, 4 temi, uno per ogni giorno di cammino: Comunità, Consapevolezza ambientale, Interiorità e Trasformazione creativa del conflitto.

Tutto questo per riscoprire il territorio che ci circonda attraverso modalità innovative e rispettose del suo valore ambientale, sociale e culturale e, contemporaneamente, avvicinare e sensibilizzare i/le giovani ai temi dell’ambiente, della gestione del conflitto e della cittadinanza attiva.

Il parere del ForumPace sul disegno di legge sull’osservatorio discriminazioni

Martedì 9 febbraio 2021 il Forumpace è stato convocato dalla 5° commissione del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento per esprimere il proprio parere consultivo in merito alla proposta di “Disegno di legge 14 gennaio 2020, n.43: Osservatorio sulle discriminazioni, l’intolleranza e l’odio in provincia di Trento.

Di seguito riportiamo quanto consegnato formalmente (e esposto) alla Commissione dal
Presidente del Forum Massimiliano Pilati.

Costruiamo il disarmo nucleare passo dopo passo: “Italia, ripensaci” incontra le città e la politica

L’Italia ratifichi il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari.

Il Forum trentino per la pace e i diritti umani è attivo da anni nella promozione del disarmo nucleare e per questo segnala l’importante appuntamento “Costruiamo il disarmo nucleare passo dopo passo: “Italia, ripensaci” incontra le città e la politica” (venerdì 15 gennaio 2021 ore 17.30, su zoom e Facebook live dalla Pagina facebook “Rete Italiana Pace e Disarmo”) di riflessione ed approfondimento che Rete Italiana Pace e Disarmo e Senzatomica organizzano in collaborazione con la International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN) e con il sostegno del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani.

Nell’agosto del 1945 le bombe nucleari esplose a Hiroshima e Nagasaki distrussero le due città, causando la morte immediata di oltre 200 mila persone mentre a migliaia morirono in seguito alle radiazioni o rimasero con danni permanenti.

L’orrore di quelle due esplosioni non fermò purtroppo molti governi che anzi, continuarono lo sviluppo di armi devastanti capaci di un potenziale distruttivo molto superiore a quello delle bombe su Hiroshima e Nagasaki. Ora nel Mondo vi sono quasi 15 mila bombe nucleari e numerosi programmi militari che impiegano enormi risorse finanziarie. Spreco di denaro pubblico che, soprattutto in questo periodo di pandemia, potrebbe essere usato per la sanità, per l’istruzione, contro la povertà.

L’Italia, nonostante la nostra Costituzione ripudi la guerra e nonostante il nostro paese abbia aderito al trattato di non proliferazione delle armi nucleari nel 1975, ospita nelle basi militari di Ghedi e Aviano circa 40 bombe nucleari e ha progetti volti a aumentare le spese a riguardo, come l’acquisto dei caccia f35 e il loro equipaggiamento con ordini nucleari “maggiormente performanti” per dei costi di acquisto, manutenzione di alcune decine di miliardi di euro (155 milioni di euro è il costo di un singolo caccia f35).

Qualcosa di importante però si sta muovendo, il 24 ottobre 2020, il Trattato delle Nazioni Unite di proibizione delle armi nucleari ha raggiunto i 50 Stati firmatari (l’Italia non ha sottoscritto) richiesti per la sua entrata in vigore. Il trattato entrerà in vigore il 22 gennaio 2021 e impedirà specificamente l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, il trasferimento, la ricezione, la minaccia di usare, lo stazionamento, l’installazione o il dispiegamento di armi nucleari. Dopo tale data il Trattato diventerà la prima legge internazionale vincolante, per chi ha firmato e ratificato, contro questi sistemi d’arma e rafforza la posizione internazionale contro le armi nucleari perché si tratta del primo strumento legale che le vieta esplicitamente.

Il Forum trentino per la pace e i diritti umani in questi anni ha partecipato alle mobilitazioni internazionali coordinate in Italia dalla Rete Italiana Pace e Disarmo e Senzatomica e continuerà a lavorare affinché queste orrende armi vengano definitivamente cancellate dalla faccia della terra.

Per questo è fondamentale che si continui la mobilitazione affinché l’Italia “ripensi” la propria posizione e ratifichi il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari e contribuisca a rendere obsolete e inaccettabili le armi nucleari, riconvertendo le ingenti somme che ogni anno vengono spese per costruirle e mantenerle ad usi più utili per l’umanità come il contrasto al cambiamento climatico, alla pandemia, alla povertà. Ancora una volta il Forumpace invita gli enti locali trentini a farsi promotori di una vera cultura e azione politica di pace al fine di arrivare al confronto con la politica e i rappresentanti Parlamentari con cui vogliamo sollecitare un dibattito che porti all’adesione al Trattato da parte del nostro Paese. Il webinar proposto vuole essere un utile strumento di servizio.

Agorà degli studenti: una giornata all’insegna della partecipazione studentesca

 

Secondo l’articolo 2.4 dello Statuto delle studentesse e degli studenti, “lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola”, dialogando con essa “in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico”.

Proprio per rendere effettivo questo diritto (e dovere), nel 2018 è nato da un’idea e voglia di impegnarsi di Tommaso e Ginevra, due studenti del liceo,  Tapas, il Tavolo di Partecipazione Studentesca formato da studenti, rappresentanti della Consulta Studentesca, il Consiglio provinciale Giovanile, il Tavolo delle Associazioni Universitarie, il CST, il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e il Muse. Questo Tavolo vuole essere uno strumento di coordinamento e di supporto tra le varie realtà che vogliono mettere al centro lo studente e il suo ruolo attivo nelle realtà scolastiche.

E’ da questa ambizione che è nato Agorà degli studenti, un evento che si è svolto il 21 gennaio presso il Muse e che ha visto coinvolti i rappresentanti degli studenti di circa 38 istituti superiori della Provincia: lo scopo è quello di migliorare e favorire la partecipazione attiva all’interno delle scuole secondarie di secondo grado attraverso momenti di formazione e di scambio di buone pratiche.

La parola d’ordine è stata quindi condivisione: durante tutta la giornata infatti gli studenti rappresentanti hanno avuto modo di condividere idee, progetti, difficoltà, limiti e spunti di miglioramento attraverso la modalità del Word Cafè e del Ted che hanno stimolato a vivere attivamente la discussione sul tema della rappresentanza.
Altro momento centrale è stato la “Fiera delle Idee”, uno spazio in cui oltre al confronto fra studenti, diverse associazioni della Provincia hanno proposto ai rappresentanti percorsi concreti da attuare all’interno delle classi o durante le assemblee d’istituto, rafforzando una connessione positiva tra istituti e realtà del territorio.

La giornata si è poi conclusa con un momento collettivo in cui ogni rappresentante si è preso un impegno, un obiettivo che cercherà di realizzare nel proprio istituto per migliorare ed arricchire la vita degli studenti con una motivazione nuova nata grazie a questa giornata.

Anche se l’Agorà degli studenti si è conclusa, non si è concluso il ruolo di Tapas: l’importanza di investire sulla partecipazione studentesca resta centrale per il Tavolo e questa giornata non è che il punto di partenza di un percorso destinato a continuare nel tempo.