Stampa locale – Luglio 2022


  • Creare spazio per la pace
    Federico Zappini, 30.07.22, l’Adige

Ucraina. Dovevamo essere 5mila. Siamo arrivati a Kiev in poco più di cinquanta. Non deve essere letta come una sconfitta questa composizione ridotta della delegazione ma come stimolo al dare corpo a mobilitazioni sempre più vaste in grado di fornire una massa critica sufficiente a livello europeo per chiedere/imporre l’interruzione dell’invasione russa e un contestuale percorso diplomatico che dia continuità e solidità alla pace, oggi interrotta e ferita.

  • Sono 2.287 gli ucraini in Trentino
    29.07.22, l’Adige

Solo 572 sono inseriti nell’accoglienza provinciale e il 42% sono minori. Sono passati sei mesi dall’avvio del conflitto tra Russia e Ucraina. Sei mesi di bombardamenti, occupazioni e controffensive e soprattutto sei mesi di morti e dolore. I trentini nelle prime settimane si erano mobilitati offrendo case e viveri a chi era in fuga da quell’orrore. E ora?

  • Russia-Ucraina: a che cosa porta la guerra? “Ribaltiamo il modo con cui si discute il conflitto”
    Marianna Malpaga, 28.07.22, Vita Trentina

All’incontro alla “Due Punti” è stata fatta la proposta di attivare i corpi civili di pace tramite una rete fra Trento e Leopoli. Bisognerebbe forse ribaltare il modo con cui si discute del conflitto in Ucraina, così come di ogni altra guerra. “Dovremmo chiedere, alle persone che sostengono la guerra, di parlarci della Libia e dell’Afghanistan. Cosa sta portando la guerra in Ucraina? In Vietnam, dopo gli anni Settanta, ci sono ancora le mine. Ma non serve andare tanto lontano per trovare degli esempi: Bolzano è stata evacuata una decina di giorni fa per il disinnesco di una bomba della Seconda guerra mondiale. La narrazione va ribaltata”.

  • L’onda lunga
    Marianna Malpaga, 28.07.22, Vita Trentina

23 luglio. Dal colorato corteo sul lago di Caldonazzo, che invoca il disarmo, all’appello del vescovo Lauro a Canazei (“Servono zone-tregua dove tornare al reale e recuperare la bellezza”), fino a Trento dove il Cantiere di Pace punta sulla “diplomazia dal basso”. A cinque mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, riprende forza il movimento per la pace.


  • A Kiev, tra guerra e futuro
    27.07.22, l’Adige

Il racconto di 4 trentini là con il Movimento Europeo di Azione Nonviolenta. Il sogno era arrivare a Kiev, far smettere i combattimenti e cercare insieme alla comunità ucraina un dialogo e una soluzione. Con questa idea quattro trentini, Federico Zappini, Alberto Tamanini, Giulio Francomanno e Alex Faggioni, hanno aderito al progetto Mean e sono partiti alla volta della capitale ucraina.

  • Profughi ucraini: 2.252 accolti in Trentino
    Matilde Quaglia, 23.07.22, l’Adige

Profughi. In fuga dalla guerra soprattutto mamme e bambini. Sono 85 gli edifici messi a disposizione per l’accoglienza. Fino ad ora sono 300 le persone tornate nel Paese devastato. Da Calceranica a Caldonazzo: le bandiere della pace per chiedere la fine della guerra. L’incontro. Lunedì Zappini alla Due punti racconta il viaggio fatto con il Mean.


  • La pace ancora in piazza
    Gi.M., 21.07.22, Vita Trentina

Sabato 23 luglio in tutte le città italiane la mobilitazione della rete pace e disarmo. Tornano nelle piazze le tante sigle al fianco della Rete Italiana Pace e Disarmo che chiedono la fine del conflitto in ucraina. “Occorre che tutti operino attivamente per favorire il negoziato. Le armi non portano pace, ma solo nuove sofferenze”, l’appello dei promotori.

Anche la popolazione trentina sabato 23 luglio manifesterà per chiedere negoziati e l’immediato cessate il fuoco nel contesto del conflitto ucraino, con un flash mob colorato e una marcia con partenza alle 17:00 da Calceranica al Lago.

  • Armamenti, un anno da record
    Giorgio Beretta, 21.07.22, Vita Trentina

Nel 2021 quasi 4,8 miliardi di euro di esportazioni dall’Italia. È la cifra più alta dal dopoguerra. Nonostante la pandemia per Covid-19, c’è un settore industriale che va a gonfie vele: le aziende militari hanno lavorato a pieno ritmo.

  • La mia Ucraina ferita”, Andrei Kurkov
    19.07.22, Il Corriere del Trentino

Lo scrittore a Trento al Giardino dei poeti. Sta scrivendo un reportage-memoir sull’invasione russa dell’Ucraina. E per l’editore Keller di Rovereto, che lo pubblica in Italia, sarà in libreria tra qualche mese il suo romanzo “Api grigie”, storia di un apicoltore coinvolto nella guerra del Donbass iniziata nel 2014.

  • Piantare semi della speranza
    Aldo Civico, 19.07.22, L’Adige

La guerra in Ucraina. Per tutto quello che sta succedendo nel mondo, sento che a volte ci avvolgiamo in un mantello di rassegnazione che ci condanna a sentirci sopraffatti, come quando, per il vento freddo che soffia da fuori, la fioca fiamma d’una candela si estingue abbandonandoci in una stanza buia.

  • Tutte le guerre del mondo
    Fabio de Santi, 17.07.22, L’Adige

Pensare al futuro. “Ghiaccio e fuoco. Guerre roventi e conflitti congelati” è il titolo della due giorni a cura del Nodo di Gordio con esperti, che si svolgerà a Montagnaga di Pinè. La guerra in Ucraina, ma anche i conflitti dimenticati e i cosiddetti “frozen conflicts”, è questo il focus della XIX edizione del workshop annuale di geopolitica ed economia internazionale che si terrà sabato 23 e domenica 24 luglio.

  • Armi nucleari: siano i Comuni a dare lo stop
    Diego Andreatta, 14.07.22, Vita Trentina

L’editoriale. Non dobbiamo rassegnarci all’idea assurda che la guerra crei assuefazione. Ce lo ripete ogni domenica Papa Francesco, lo hanno dimostrato le bandiere arcobaleno del Mean entrate a Kiev, ce lo chiede un’azione dal basso che “chiama” i Comuni trentini.

  • Liberiamo l’Italia dalle armi nucleari
    Ilaria Pedrini, Massimiliano Pilati, Alberto Tamanini (Cantiere di Pace), 10.07.22, L’Adige

L’appello. “Non ci fermeremo finché l’ultimo Stato non avrà aderito al Trattato, l’ultima testata sarà stata smantellata e distrutta, e le armi nucleari non saranno totalmente eliminate dalla terra”. Fra le vittime dell’occupazione militare dell’Ucraina c’è anche lei, la Conferenza di Vienna. Nessuno dei grandi stati europei ha ancora sottoscritto il Trattato […]

  • Oltre 100 persone in partenza per Kyiv per la manifestazione non violenta, 4 i trentini
    Francesca Cristoforetti, 09.07.22, Il Dolomiti

Pilati: “Crediamo nella democrazia dal basso, i comuni diventino strumenti per la pace”. La manifestazione promossa dal Movimento Europea di Azione Nonviolenta si terrà a Kyiv lunedì prossimo, 11 luglio. Lo scopo principale della manifestazione è la promozione di una mobilitazione civile dal basso per chiedere il cessate il fuoco in Ucraina e porre le basi di una pacificazione. Baino: “La non violenza è estremamente efficace anche nella fase acuta dei conflitti”

  • Anche trentini in piazza a Kiev per la pace
    Donatella Baldo, 09.07.22, Corriere del Trentino

Gli attivisti di Mean: “Lo scopo è la mobilitazione civile per il cessate il fuoco”. In risposta all’invasione russa in Ucraina nasce il Mean, con l’obiettivo di creare un piano specifico per il dialogo tra società civile europea, ucraina e russa, a partire dall’esigenza di manifestare solidarietà al popolo ucraino aggredito, con gesti concreti. Tra questi, una “mobilitazione civile dal basso per chiedere il cessate il fuoco” con la presenza fisica nei luoghi del conflitto, che arriverà a Kiev lunedì 11 luglio.

  • Da Trento a Kiev contro la guerra
    Matilde Quaglia, 09.07.22, L’Adige

Lunedì manifestazione in Ucraina: ci saranno anche quattro trentini. Lunedì 11 luglio quattro trentini si recheranno a Kiev insieme ad altri 150 attivisti del Mean, Movimento europeo di azione nonviolenta, per chiedere il cessate il fuoco in Ucraina e porre le basi di una pianificazione competente.

  • Ancora aiuti per l’Ucraina
    Lop, 06.07.22, L’Adige

Undici furgoni in quaranta giorni: la mobilitazione della comunità. “Sono passati ormai quattro mesi da quando l’Ucraina, la mia casa, il mio Paese, sta vivendo l’atrocità di una guerra. Ogni giorno che passa c’è una famiglia in più che viene spezzata, che si ritrova senza una casa e senza cibo […]”. Inizia così la lunga lettera di Nikoleta Suchevan, referente della comunità ucraina di Pergine, per ringraziare quanto la comunità perginese ha fatto in questi mesi per aiutare la popolazione ucraina.

  • “Fermare la guerra? Chi può è l’Europa”
    Daniele Benfanti, 06.07.22, L’Adige

Intervista a Allen C. Lynch. Professore di Relazioni internazionali alla Virginia University ed esperto di Russia, ha tenuto una lezione a Castel Pergine. “In Italia si presenta il conflitto come Davide contro Golia. Mi ha sorpreso questa lettura, che ha eliminato il quadro completo dei fallimenti della diplomazia per far finire la guerra iniziata nel 2014”.