Gabriele Del Grande è uno dei tre registi di Io sto con la sposa, il film-documentario nato dalle frasi di un incontro casuale, un incrocio di vite fortuito alla stazione centrale di Milano, quando un ragazzo palestinese chiedeva informazioni sul binario di partenza del treno per raggiungere la Svezia. Contine reading
Gabriele Del Grande
SEMPREVERDI Rassegna di editoria, cultura e libri d’occasione
Il 15 e il 16 dicembre La Fondazione Museo storico del Trentino invita a
SEMPREVERDI. Rassegna di editoria, cultura e libri d’occasione
Un’occasione di incontro con i libri e i loro autori: libri da scoprire, da acquistare e da regalare, autori da conoscere, da interrogare e da ascoltare. Una rassegna per conoscere la produzione editoriale della FMST e per approfondire, attraverso momenti di discussione e d’intrattenimento, gli argomenti trattati.
Per il programma clicca QUI
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AperiLibri
Appuntamento culturale del novembre trentino, che lega letteratura all’enogastronomia.
Libri e cibo sono portatori di conoscenza, di esperienze di crescita e di piacere. Cinque appuntamenti intrecceranno tali dimensioni, attraverso la presentazione di libri, aperitivi con gli autori e cene a tema. I libri che verranno narrati hanno il comune obiettivo di descrivere un mondo di conflitti, spesso diversi tra loro e mai affrontati apertamente: conflitti armati, sociali, ambientali, emergenti o mai sopiti.
Qui il programma dettagliato
Dal 19 novembre al 3 dicembre
Gli incontri avranno luogo a partire dalle ore 18.00 presso il Cafè de la Paix, Passaggio Teatro Osele – Trento
Organizza: Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani in collaborazione con Afghanistan 2014, Café de la Paix, Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, Unimondo
Appuntamento culturale del novembre trentino, che lega letteratura all’enogastronomia.
Libri e cibo sono portatori di conoscenza, di esperienze di crescita e di piacere. Cinque appuntamenti intrecceranno tali dimensioni, attraverso la presentazione di libri, aperitivi con gli autori e cene a tema. I libri che verranno narrati hanno il comune obiettivo di descrivere un mondo di conflitti, spesso diversi tra loro e mai affrontati apertamente: conflitti armati, sociali, ambientali, emergenti o mai sopiti.
PROGRAMMA
I cinque appuntamenti si svolgeranno presso il Café de la Paix, passaggio Teatro Osele – Trento
a partire dalle ore 18.00
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Mercoledì 19 novembre 2014
Introduce la rassegna Massimiliano Pilati – Presidente Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
L’Autore Alidad Shiri dialoga con Tommaso Vaccari
Alidad Shiri – VIA DALLA PAZZA GUERRA (Ed. il Margine, 2007)
La storia di un ragazzo afghano che intraprende un viaggio coraggioso ed estenuante alla ricerca di una vita lontano dalla guerra.
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Sabato 22 novembre 2014
L’autore Matteo Massi dialoga con Massimiliano Pilati
Matteo Massi – IN/MOVIMENTO (Ed. Gruppo Abele 2014)
Cosa sono i movimenti? Come si rapportano con la società? Un reportage per comprendere meglio questa forma di partecipazione dal basso, partendo dall’esperienza di alcune realtà rilevanti.
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Mercoledì 26 novembre 2014
Il direttore di Osservatorio Iraq Medioriente e Nordafrica Enzo Mangini (curatore del volume) dialoga con Federico Zappini
AA.VV. – LA CRISI IRACHENA. CAUSE ED EFFETTI DI UNA STORIA CHE NON INSEGNA (Ed. dell’Asino 2014)
Un libro a più mani che nasce per approfondire, analizzare e far conoscere il paese al di là delle cronache, rileggendo la storia ed evidenziando linee di continuità per comprenderlo un po’ meglio.
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Sabato 29 novembre 2014
L’autrice Valentina Codeluppi dialoga con Giorgia Stefani
Valentina Codeluppi – LE CICATRICI DEL RUANDA (Ed. EMI 2012)
A vent’anni dal genocidio ruandese il processo di riconciliazione risulta ancora difficoltoso, affidato principalmente a tre tipi di tribunali, tutti con le loro luci e molte ombre.
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Mercoledì 3 dicembre 2014
La direttrice del Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale Jenny Capuano (traduttrice del volume) dialoga con Marco Pontoni
Elisio Macamo L’ABBECEDARIO DELLA NOSTRA DIPENDENZA (Ed. Erikkson 2013)
Una lettura critica del discorso dello sviluppo attraverso il caso del Mozambico, partendo dal provocatorio assunto che “Il Mozambico esiste solo perché l’aiuto allo sviluppo dà esistenza al Paese”.
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Dopo la presentazione del libro e l’aperitivo con l’autore sarà possibile partecipare alla cena con piatti a tema, su prenotazione al 346 8639590 a cura del Café de la Paix.
Per informazioni:
www.forumpace.it – 0461 213176
e www.tcic.eu – info@tcic.eu – 0461 0093013
Organizza: Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani in collaborazione con Associazione Afghanistan 2014, Café de la Paix, Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, Unimondo
Eterni Fanciulli
Progetto culturale-artistico sul disagio ComportaMentale
Dal 12 al 24 novembre 2014
Incontri, spettacoli e workshop a Trento e Pergine Valsugana
Organizza la Bottega Buffa CircoVacanti
in collaborazione con: AriaTeatro, Teatro Comunale di Pergine, Teatro delle Garberie Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, Porto Arlecchino
e con il sostegno di: Forum Trentino della Pace e dei Diritti Umani, Cassa Rurale di Pergine
Progetto culturale-artistico sul disagio ComportaMentale
Dal 12 al 24 novembre 2014
Incontri, spettacoli e workshop a Trento e Pergine Valsugana
Organizza la Bottega Buffa CircoVacanti
in collaborazione con: AriaTeatro, Teatro Comunale di Pergine, Teatro delle Garberie Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, Porto Arlecchino
e con il sostegno di: Forum Trentino della Pace e dei Diritti Umani, Cassa Rurale di Pergine
PROGRAMMA COMPLETO
Giovedì 13 novembre 2014. Teatro Comunale di Pergine. Ore 20,45
Spettacolo teatrale della Scuola Sperimentale dell’Attore/ Compagnia Hellequin
CAPITAN DON CALZEROTTE E ARLECCHIN SENZA PANZA
con Claudia Contin Arlecchino, Stefano Gava, Lucia Zaghet, Giulia Colussi. Regia di Ferruccio Merisi.
Un apologo sulla differenza, sull’amicizia, sulla condivisione del tempo, e dei sogni… La storia di due amici, due vecchi attori tragicomici, con i quali a vario titolo la vita non è stata generosa, che per dare un rifugio alla propria folle vecchiaia occupano un teatro abbandonato, coinvolgendo anche due sregolate e bizzarre badanti ucraine. Il più vecchio dei due amici – che l’altro chiama Maestro – si mette in testa di preparare un nuovo grande spettacolo, l’ultimo: un Don Chisciotte.
Ingresso: intero € 15; ridotto € 13,50; studenti scuole medie superiori 5€. Prenotazione e prevendita: www.teatrodipergine.it
Venerdì 14 novembre 2014. Teatro delle Garberie di Pergine. Ore 20,30
Spettacolo teatrale co-produzione Emit Flesti/Teatro E
DISABITATE
con Gelsomina Bassetti e Laura Mirone. Regia di Alessio Dalla Costa.
Sara è una vecchia, rinchiusa in una casa di riposo che chiama la grande boccia; è una donna colta e vitale, porta dentro di sé tutti i dolori, le delusioni, le paure del suo passato. I suoi sbalzi d’umore sono estremi e spesso incomprensibili: urla, impreca e sputa, perché nessuno abbia pena di lei. Varvara è ucraina. Da bambina camminava in equilibrio sulle rotaie. Ora è adulta, fa la badante e non vede altro che gente vecchia; è l’infermiera delegata a rappresentare l’umanità generosa. Si incontrano lì nella “grande boccia”ed è lì che si scontrano. Una realtà fuori dal tempo fatta di tisane, pillole e poco altro.
Ingresso: intero € 10; ridotto € 8. Posti limitati consigliata la prenotazione a info@bottegabuffacircovacanti.it
Sabato 15 novembre 2014. Teatro delle Garberie di Pergine. Ore 20,30
Spettacolo teatrale della Scuola Sperimentale dell’Attore
SCHIELE: IL COMPORTAMENTO RIDISEGNATO
di e con Claudia Contin Arlecchino e Ferruccio Merisi.
II Comportamento Ridisegnato è una dimostrazione di lavoro che nasce da un linguaggio immaginifico e gestuale stra-ordinario; a partire da testi di Giuseppe Ungaretti, di Antonin Artaud, di William Golding, Christa Wolf e dello stesso Egon Schiele, viene presentata sulla scena una collezione di momenti teatrali sperimentali che tratteggiano un affresco della civiltà occidentale dal punto di vista contrariato del poeta-profeta, dell’individuo malato ed errante.
Ingresso: intero € 10; ridotto € 8. Posti limitati consigliata la prenotazione a info@bottegabuffacircovacanti.it
Domenica 23 novembre 2014. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas. Ore 18,00
Azione teatrale della Scuola Sperimentale dell’Attore
LA GUERRA DEL POETA.
con Claudia Contin Arlecchino. Regia Ferruccio Merisi
Un’azione teatrale dedicata alla figura del poeta soldato Giuseppe Ungaretti. Il montaggio drammaturgico segue un percorso di associazioni profonde che scompone e ricompone poesie e interviste, urla e silenzi, momenti d’immobilità e drammatiche gesticolazioni in omaggio a quella incessante ricerca per una Nuova Coscienza Umana che riesce a sopravvivere e a rinnovarsi nonostante i tragici compromessi della Storia.
A seguire dibattito con documenti video sull’Eterno Fanciullo Giuseppe Ungaretti ed anteprima al progetto Fossili del Futuro con esposizione di xilografie e sculture sul tema delle mutazioni e la follia del nucleare negli ultimi Cento anni.
Ingresso libero. Posti limitati consigliata la prenotazione a info@bottegabuffacircovacanti.it
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INCONTRI COLLEGATI
Mercoledì 12 novembre 2014. Istituto Artigianelli per le Arti Grafiche di Trento. Ore 14,30
PRESENTAZIONE LIBRO CAPITAN DON CALZEROTTE E ARLECCHIN SENZA PANZA
con gli autori e protagonisti dell’opera: Claudia Contin Arlecchino, Ferruccio Merisi, Stefano Gava, Compagnia Hellequin e il fotografo Luca Fantinutti
con la collaborazione della libreria Àncora Artigianelli di Trento per la vetrina espositiva del progetto dal 6 al 31 novembre 2014
Ingresso libero
Giovedì 13 novembre 2014. Foyer Teatro Comunale di Pergine. Ore 10,30
PRESENTAZIONE LIBRO CAPITAN DON CALZEROTTE E ARLECCHIN SENZA PANZA
con gli autori e protagonisti dell’opera: Claudia Contin Arlecchino, Ferruccio Merisi, Stefano Gava, Compagnia Hellequin e il fotografo Luca Fantinutti
Ingresso libero
Venerdì 14 novembre 2014. Istituto scolastico superiore Marie Curie di Pergine. Ore 10,30
PROIEZIONE TRATTI INDOSSO
Cortometraggio di Valeria Spera. Video-documentario sulla Tragedia dell’Arte di Claudia Contin Arlecchino e Ferruccio Merisi.
Incontro degli studenti con l’artista Claudia Contin Arlecchino sul tema del disagio comporta-mentale come spazio di incontro culturale dal punto di vista dell’attore e dal punto di vista dell’artista.
Ingresso libero
Da domenica 16 a domenica 23 novembre 2014. Sala prove del Teatro Comunale di Pergine
Otto giornate di workshop teatrale
IO, ETERNO FANCIULLO
con il maestro Claudia Contin Arlecchino
Traiettorie estreme per il corpo, codificate e ricostruite seguendo il bestiario umano ritratto nei quadri di EgonSchiele. L’allievo attore/danzatore affronterà una metodologia che si basa su gestualità e movimenti che coinvolgono il sistema nervoso come fonte cinetica. Nella Tragedia dell’ Arte di Claudia Contin Arlecchino ogni minimo movimento diventa portatore di significato e pertanto è necessario allenare il corpo a raggiungere precisione, duttilità ed eloquenza visiva. Il lavoro certosino di scomposizione, non più muscolare ma nervosa, di ogni parte del corpo rende indipendente l’Arte dell’Attore nel trovare sempre nuove soluzioni di gestualità e di costruzione dei suoi personaggi.
Info e iscrizioni: massimo 20 persone. info@bottegabuffacircovacanti.it
Facilitazioni sulla quota di iscrizione per figli di soci e clienti della Cassa Rurale di Pergine
CHANGE! – 17th Religion Today FILMFESTIVAL
EXPLORING THE DIFFERENCES
Dal 1997 Religion Today è il primo festival internazionale di cinema delle religioni per una cultura del dialogo e della pace.
Il cambiamento come imperativo a cui ognuno è chiamato a rispondere, dalla dimensione interiore a quella relazionale, dalla sfera spirituale a quella civile. Le religioni di fronte alla sfida di una società globale in continuo e repentino mutamento. La società di fronte ai cambiamenti che le religioni oggi vivono, subiscono e testimoniano. Per la sua XVII edizione Religion Today Filmfestival, grazie alla più recente cinematografia internazionale, intende esplorare i termini e i confini di questo complesso dialogo, oggi più che mai cruciale, cercando di tracciare le prospettive della convivenza, no solo tra religioni, ma nche tra religioni e società civile.
Ingresso libero a tutti gli eventi.
Sul sito internet del Religion Today sono disponibili tutte le informazioni e il ricco programma degli appuntamenti.
EXPLORING THE DIFFERENCES
10>21 ottobre 2014
Religioni, società, cambiamento
Dal 1997 Religion Today è il primo festival internazionale di cinema delle religioni per una cultura del dialogo e della pace.
Il cambiamento come imperativo a cui ognuno è chiamato a rispondere, dalla dimensione interiore a quella relazionale, dalla sfera spirituale a quella civile. Le religioni di fronte alla sfida di una società globale in continuo e repentino mutamento. La società di fronte ai cambiamenti che le religioni oggi vivono, subiscono e testimoniano. Per la sua XVII edizione Religion Today Filmfestival, grazie alla più recente cinematografia internazionale, intende esplorare i termini e i confini di questo complesso dialogo, oggi più che mai cruciale, cercando di tracciare le prospettive della convivenza, no solo tra religioni, ma nche tra religioni e società civile.
Sono tanti i nuovi appuntamenti per questa diciassettesima edizione del Religion Today Filmfestival. Non solo film, ma anche tavole rotonde, spettacoli di danza sacra, musica, libri e fotografia. Tanti momenti per approfondire un mondo in costante evoluzione.
Anche il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, continua la sua collaborazione con il Festival, contribuendo alla premiazione di un film per la sezione “Peace and Human Rights”.
Ingresso libero a tutti gli eventi.
Sul sito internet del Religion Today sono disponibili tutte le informazioni e il ricco programma degli appuntamenti.
Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia
Il calcio visto a partire dall’America LatinaGiovedì 3 luglio 2014 | ore 18.00, CFSI Trento, Vicolo San Marco 1
Nei giorni dei mondiali, mentre ci emozioniamo e ci appassioniamo davanti al pallone, possiamo cogliere anche le contraddizioni sottese al sistema calcistico a livello globale. Recuperare il valore del gioco ci permette di leggere il calcio nella sua essenza più intima: il ritorno all’infanzia, l’essere parte di qualcosa, il sentirsi persone, il rivendicare dignità.
Il gioco del calcio permette di sintonizzarsi sul bisogno di “essere”, anziché di produrre incessantemente, e in ciò si presenta con carattere contestatorio rispetto alla visione mercantile della società contemporanea. Permette la relazione con l’Altro, il gioco di squadra, la libertà di esprimere la fantasia.
Durante la serata verrà presentato il libro Bibbia e calcio di Marco e Tobia Dalcorso
L’evento si colloca nell’ambito della proposta La storia dell’Altro – America Latina
Il calcio visto a partire dall’America Latina
Come il tango, il calcio crebbe partendo dalle periferie.
Era uno sport che non esigeva denaro e si poteva giocare senza
null’altro che la pura voglia. Nei recinti, nei vicoli e sulle spiagge,
i ragazzi creoli e i giovani immigrati improvvisavano partite con
palloni fatti di vecchie calzette riempite di pezza o di carta,
e un paio di pietre per simulare la porta.
Grazie al linguaggio del calcio, che cominciava a farsi universale,
i lavoratori espulsi dalle campagne si intendevano alla perfezione
con i lavoratori espulsi dall’Europa.Eduardo Galeano
Giovedì 3 luglio 2014 | ore 18.00
Trento, Vicolo San Marco 1
Nei giorni dei mondiali, mentre ci emozioniamo e ci appassioniamo davanti al pallone, possiamo cogliere anche le contraddizioni sottese al sistema calcistico a livello globale. Recuperare il valore del gioco ci permette di leggere il calcio nella sua essenza più intima: il ritorno all’infanzia, l’essere parte di qualcosa, il sentirsi persone, il rivendicare dignità.
Il gioco del calcio permette di sintonizzarsi sul bisogno di “essere”, anziché di produrre incessantemente, e in ciò si presenta con carattere contestatorio rispetto alla visione mercantile della società contemporanea. Permette la relazione con l’Altro, il gioco di squadra, la libertà di esprimere la fantasia.
Durante la serata verrà presentato il libro Bibbia e calcio di Marco e Tobia Dalcorso
L’evento si colloca nell’ambito della proposta La storia dell’Altro – America Latina
A Sarajevo il 28 giugno
– Marzia Bona –
Fra le proposte letterarie attinenti all’anniversario dello scoppio della Grande Guerra, segnaliamo A Sarajevo il 28 giugno, opera in endecasillabi di Gilberto Forti*. Undici versioni del giorno che (forse) cambiò la storia.
A Sarajevo il 28 giugno è una raccolta di undici storie che gravitano attorno all’assassinio di Francesco Ferdinando e Sofia Chotek. Ripercorrendo gli eventi della giornata che fece da detonatore alla Prima guerra mondiale, l’attentato all’arciduca – nel quale fu accidentalmente uccisa anche la moglie Sofia – diviene pretesto per scandagliare la figura dell’erede al trono, la sua lunga attesa riempita da passatempi lussuosi, progetti imperiali e imposizioni dettate dall’etichetta di corte. A sua volta, la figura dell’arciduca si fa metafora della complessità e delle fragilità dell’Impero alla vigilia del conflitto che lo portò alla dissoluzione.
Recensione pubblicata il 27 giugno da Osservatorio Balcani e Caucaso
– Marzia Bona –
Fra le proposte letterarie attinenti all’anniversario dello scoppio della Grande Guerra, segnaliamo A Sarajevo il 28 giugno, opera in endecasillabi di Gilberto Forti*. Undici versioni del giorno che (forse) cambiò la storia.
A Sarajevo il 28 giugno è una raccolta di undici storie che gravitano attorno all’assassinio di Francesco Ferdinando e Sofia Chotek. Ripercorrendo gli eventi della giornata che fece da detonatore alla Prima guerra mondiale, l’attentato all’arciduca – nel quale fu accidentalmente uccisa anche la moglie Sofia – diviene pretesto per scandagliare la figura dell’erede al trono, la sua lunga attesa riempita da passatempi lussuosi, progetti imperiali e imposizioni dettate dall’etichetta di corte. A sua volta, la figura dell’arciduca si fa metafora della complessità e delle fragilità dell’Impero alla vigilia del conflitto che lo portò alla dissoluzione.
Il libro si lascia alle spalle la narrazione ufficiale degli eventi, per dare spazio e voce a personaggi che – in maniera diversa e a vario titolo – furono testimoni delle vicende. Il risultato è una ricostruzione caleidoscopica, che ripercorre antefatti e conseguenze del 28 giugno 1914. La figura dell’erede al trono, al centro della narrazione, diventa emblema dell’Impero, delle buone intenzioni ingessate dal protocollo, del lato umano di un personaggio passato alla storia come tragico emblema di un casus belli.
La versione ufficiale dei fatti che si trova nei libri di storia passa dunque in secondo piano, relegata al ruolo di struttura di servizio sulla quale ciascuna delle voci che dà forma al volume costruisce la propria narrazione; chi sottraendo, chi aggiungendo, chi proponendo uno sguardo laterale sugli eventi, gli undici frammenti che compongono quest’opera sono una sorta di Spoon River in terra balcanica.
Attraverso questo racconto corale si fanno strada punti di vista insoliti, narrazioni alternative arricchite da dettagli a volte poetici, a volte miseri che riguardano gli eventi del 28 giungo 1914 a Sarajevo. Così come nell’antologia di Edgard Lee Masters, l’opera di Gilberto Forti dà voce a prospettive oblique, dimenticate, versioni ipotetiche che si interrogano su “cosa sarebbe successo se…”.
Il risultato è una microstoria in endecasillabi che trascina il lettore fino all’ultimo capitolo, nella vana illusione che possa finalmente individuare il momento decisivo o il gesto determinante di quella giornata: la svolta della vettura lungo il tragitto prestabilito o la titubanza del comandante che fece involontariamente incrociare le strade dell’arciduca e del suo attentatore.
Gilberto Forti evita accuratamente di fornire una chiave di lettura univoca, offrendo una molteplicità di possibili spiegazioni, senza che alcuna screditi o sminuisca il valore esplicativo delle altre.
Le storie
Basata su un minuzioso lavoro di ricerca su materiali d’archivio e cronache dell’epoca, quest’opera di Gilberto Forti dà voce a personaggi immaginari ma estremamente verosimili. Ciascuno di essi offre il proprio frammento di verità utilizzando un differente registro narrativo, pur mantenendo sempre la forma del monologo: al diario del consigliere-regio che segue le vicende da Vienna si affiancano frammenti più colloquiali, come il resoconto dell’ultimo viaggio dei consorti verso Arstetten, dove Francesco Ferdinando e Sofia – «la moglie che non fu accettata mai, neanche da morta, come un’Asburgo» – saranno sepolti l’uno accanto all’altra.
C’è posto anche per le carte private di una nobildonna emigrata negli Stati Uniti, così come per una lezione di un docente universitario che scandaglia la psicologia dell’erede al trono – e assieme a questa, quella dell’Impero – per riconoscervi una pulsione di morte. Ciò che accomuna le molteplici voci narranti di quest’opera – nobili, militari, chierici o luminari – è il destino funesto piombato su ciascuno in seguito allo scoppio del conflitto.
Fra le numerose ipotesi che emergono dai frammenti raccolti nel libro trova spazio anche la storia dell’uniforme di Francesco Ferdinando, cucitagli addosso per suo stesso volere, come segno di devozione all’etichetta e al buon gusto. Questa, secondo il sergente Koppenstatter, sarebbe stata la vera causa dello scoppio della Grande Guerra. Il sergente conclude il proprio racconto con una delle metafore più forti del libro:
« Francesco Ferdinando se ne va,
e con lui se ne va la disciplina,
la stessa disciplina che l’ha ucciso,
la disciplina delle cuciture
che tenevano assieme il vecchio impero. »
Recensione pubblicata il 27 giugno da Osservatorio Balcani e Caucaso
*Gilberto Forti (Roma 1922 – Milano, 1999) nasce da famiglia di religione ebraica. Le leggi razziali del 1938 lo costringono ad abbandonare gli studi. Milita come partigiano nella guerra di Resistenza, dopo di che inizia a collaborare con l’agenzia di stampa statunitense Associated Press e nel 1956 passa a lavorare per l’editore Rusconi. Alla sua carriera di giornalista affianca una proficua attività di traduttore dall’inglese, dal tedesco e dallo svedese. Oltre a A Sarajevo il 28 giugno (1984), ha pubblicato sempre per Adelphi Il piccolo almanacco di Radetzky (1983), a sua volta una cronaca del tramonto dell’Impero, mentre nel 2008 è uscita, per Zandonai, la raccolta I latitanti, ambientata sull’appenino emiliano all’epoca della Resistenza.
Nuove frontiere nella governance delle aree protette. I patrimoni di comunità
Incontro pubblico
Venerdì 6 giugno 2014, ore 18.00 – Muse, C.so del Lavoro e della Scienza, 3 (Trento)
Organizza: Club UNESCO di Trento e Società di Scienze Naturali del Trentino
Incontro pubblico
Venerdì 6 giugno 2014, ore 18.00 – Muse, C.so del Lavoro e della Scienza, 3 (Trento)
Organizza: Club UNESCO di Trento e Società di Scienze Naturali del Trentino
La dottoressa Grazia Borrini-Feyerabend presenterà l’ultima pubblicazione dell’IUCN dedicata alla governance delle aree protette. Verranno descritti i cambiamenti che sono avvenuti in campo internazionale riguardo la concettualizzazione delle aree protette, con il progressivo riconoscimento del ruolo dei diversi attori. L’attenzione sarà focalizzata sulle comunità locali là dove queste agiscono, in maniera diretta o indiretta, come i principali agenti della conservazione della biodiversità.
L’iniziativa, che si rivolge al pubblico specialistico ma non solo, trova nel MUSE la sede più idonea al suo svolgimento. Fin dalla sua inaugurazione, infatti, il nuovo Museo delle Scienze di Trento è promotore della partecipazione pubblica al dibattito su temi di attualità scientifica e di sensibilizzazione nei confronti della natura, spazio di apprendimento informale e interattivo dove sviluppare un rapporto più consapevole con i temi dell’ambiente, della sostenibilità, della conservazione della biodiversità, del risparmio energetico.
Attraverso attività didattiche, di divulgazione scientifica e la pratica quotidiana, si impegna a incentivare la diffusione di buone pratiche nell’ambito della sostenibilità ambientale e della cooperazione allo sviluppo.
Il Club UNESCO di Trento e la Società di Scienze Naturali del Trentino hanno voluto compartecipare all’organizzazione di questo importante evento poichè credono che la governance di un territorio sia prima di tutto responsabilità nella conservazione della comunità che lì vive.
L’evento ha il patrocinio e la partecipazione anche dell’Unità di Ricerca VADem, Valori, Appartenenze e Democrazia del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento e di The ICCA Consortium.
L’evento ha il patrocinio e la partecipazione anche dell’Unità di Ricerca VADem del Dipartimento di Sociolocia dell’Università degli Studi di Trento e di The ICCA Consortium.
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