Uno sguardo al Myanmar

Il colpo di Stato che ha colpito il Myanmar lo scorso 1 febbraio ha portato ad una continua escalation di violenza e ferocia nella repressione messa in atto dalla giunta militare nei confronti della popolazione che protesta contro il “nuovo” regime.

La situazione nel Paese

L’ultima strage si è consumata venerdì scorso, a Bago: 80 persone sono morte negli scontri nei quali l’esercito ha adoperato armi pesanti contro i manifestanti.

Parallelamente, le Nazioni Unite evidenziano come gli scontri stiano rendendo di nuovo dirompente la crisi migratoria nella regione: circa 7.100 civili sono, in questo momento, sfollati interni nelle regioni di Kayin e Bago, nel centro del Myanmar, a causa degli attacchi alla popolazione delle forze armate e delle fazioni in lotta nel Paese.

Dal 1 ° febbraio, ci sono stati almeno 28 attacchi contro ospedali e personale sanitario e sette attacchi contro scuole e personale scolastico: a denunciarlo, la portavoce ONU Stéphane Dujarric durante il suo incontro con la stampa, l’8 aprile scorso.

“Gli attacchi contro i volontari sanitari e contro le ambulanze impediscono ai soccorritori di raggiungere i civili feriti dalle forze di sicurezza”, ha aggiunto.

Lo sguardo dal Trentino

Come Forum Pace, abbiamo spronato le comunità locali a prendere posizione su quanto sta avvenendo in Myanmar: la distanza geografica non può farci distogliere lo sguardo. Come territorio radicato all’interno di una profonda cultura cooperativistica e di pace, siamo chiamati a non tacere di fronte a queste crudeltà, a prendere posizione e lottare per la pace e la tutela dei diritti per tutte e per tutti, dentro e fuori dai confini del Trentino.

A seguito della lettera del Forum Pace, diversi Comuni hanno già preso posizione sul tema (Civezzano, Castel Condino, Volano e Baselga di Piné) e diversi altri Comuni stanno lavorando nella stessa direzione. 

Anche per questo, il nostro Presidente Massimiliano Pilati mercoledì 14 aprile, dalle 20.30 parteciperà alla serata “Uno sguardo al Myanmar” organizzata dal Gruppo Trentino di Volontariato insieme all’Atlante delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo, all’Associazione Moses e altri ospiti che hanno vissuto e conoscono il Myanmar.

Rise Experience riparte!

Rise Experience nasce per avvicinare ragazze e ragazzi a temi come la consapevolezza sociale, la trasformazione creativa del conflitto. Per farlo, utilizza la montagna come mezzo di condivisione e incontro, organizzando trekking per giovani tra i 15 e i 18 anni.

Le iscrizioni sono aperte fino al 31 marzo.

Per iscriverti, clicca qui.

Nina, Matteo, Stefano e Pietro: Rise nasce quindi da un gruppo di ragazzi e ragazze e guarda ad altri ragazzi e altre ragazze. Promuovere il turismo sostenibile, sensibilizzare sui temi della consapevolezza sociale, ambientale e culturale, valorizzare il territorio: questi i loro obiettivi.

Il progetto mette a confronto sguardi diversi sulla realtà, forte dell’intreccio delle storie dei suoi partecipanti e dei percorsi di vita dei ragazzi che lo hanno immaginato.

Rise è nato in un sabato pomeriggio invernale, tra occhi che brillavano per l’emozione, risate che scaldavano l’ambiente e migliaia di fogli di carta scritti con pennarelli colorati.

Rise è nato per scaldare i cuori, per unire passioni diverse, per osare un po’ di più, per spingerci un po’ più in là. Perché crediamo nella potenza dei e delle giovani, perché vogliamo vedere altri occhi brillare e altri sorrisi illuminare le giornate.

Il cammino. Nina Nicoletti racconta come nasce Rise.

Il turismo sostenibile e l’ambiente, quindi, sono al centro del loro lavoro: l’esperienza di Rise si inserisce in un panorama gigantesco, quello dello slow tourism, che conta circa 12 milioni di utenti in tutta Italia. Dai territori trentini, coinvolgendo un pubblico reattivo – nei social e nella vita reale – Rise vuole trasmettere ad altri ragazzi i valori del rispetto dell’ambiente e del prossimo, di una valorizzazione del territorio che non sia sfruttamento e della cultura ambientalista.

Rise 2021

L’Alta via del Granito sarà al centro del trekking di quest’anno: dal 18 al 21 agosto, sulla catena montuosa del Lagorai, uno dei gruppi montuosi meno antropizzati del Trentino, che offre scorci magnifici e dove si può camminare per ore sentendosi parte di una natura incontaminata, in cui l’uomo è solo di passaggio.

14 ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Trento, tra i 15 e i 18 anni (classe 2002/2005) affronteranno trasversalmente, con attività progettate dallo staff, 4 temi, uno per ogni giorno di cammino: Comunità, Consapevolezza ambientale, Interiorità e Trasformazione creativa del conflitto.

Tutto questo per riscoprire il territorio che ci circonda attraverso modalità innovative e rispettose del suo valore ambientale, sociale e culturale e, contemporaneamente, avvicinare e sensibilizzare i/le giovani ai temi dell’ambiente, della gestione del conflitto e della cittadinanza attiva.