Giuristi Democratici Trentino Sudtirol

I Giuristi Democratici Trentino Sudtirol promuovono un concreto impegno dei giuristi e dei cittadini per la difesa ed attuazione dei principi democratici, di uguaglianza ed antifascisti della Costituzione della Repubblica italiana. Il loro lavoro, inoltre, promuove l’applicazione delle Convenzioni dei Diritti dell’Uomo e la realizzazione di una Costituzione Europea autenticamente democratica, fondata sul ripudio della guerra, con particolare riguardo ai diritti dei lavoratori, dei meno abbienti e degli emarginati con riferimento  – tra gli altri – ai diritti di associazione, libertà di circolazione, riunione e manifestazione del pensiero.

L’impegno dei giuristi democratici è molto ampio e articolato; tra le iniziative portate avanti dai G.D. troviamo anche attività di educazione delle scuole e progetti riguardanti temi quali la cooperazione allo sviluppo, l’identità di genere e la promozione del pacifismo come forma di risoluzione dei conflitti.

Giuristi democratici
Indirizzo: Via Paoli, n. 33, 38068 Rovereto (Tn)
E-mail: giuristidemocratici.taa@gmail.com
Sito: http://www.taa.giuristidemocratici.it/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/giuristidemocraticitrentinosuedtirol/

Referente: Lorenza Cescatti

Il Forumpace scrive ai sindaci neoeletti

Nei giorni scorsi, a seguito delle elezioni tenutesi il 20 e il 21 settembre, il Consiglio della Pace, organo del Forum trentino per la pace e i diritti umani, ha inviato una lettera ai sindaci neoeletti dei Comuni della Provincia di Trento. Il contenuto del documento intende stimolare una riflessione e una presa di posizione da parte degli entranti al fine di istituire delle cariche che riescano a concentrare il proprio mandato su tematiche attuali come i diritti umani e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Riconoscendo l’immenso valore dei progetti attivati nei diversi contesti territoriali che negli anni hanno stimolato la coesione sociale e la partecipazione della comunità, il documento mira a sottolineare l’importanza della responsabilità delle singole amministrazioni – e dei suoi sindaci – nel continuare a promuovere azioni di cittadinanza attiva e di sensibilizzazione dei cittadini ai temi della pace e dei diritti umani. Tali elementi sono ormai fondamentali per lo sviluppo di territori e società sostenibili, specialmente se considerato il contesto globale attuale in cui è sempre più forte il legame tra l’agire locale e l’impatto a livello internazionale.

La lettera, firmata dal Presidente del Forumpace Massimiliano Pilati, cita: “il mondo [è] fortemente interconnesso e anche l’amministrazione di un piccolo territorio richied[e] il saper guardare oltre, il saper collegare anche il micro della propria specificità, alla complessità macro del sistema globale.”

Sulla base di queste affermazioni, i neoeletti vengono dunque invitati a considerare tali aspetti nel momento della formazione della Giunta. L’obiettivo desiderato dal Consiglio della Pace del Forumpace sarebbe di vedere inserito nelle amministrazioni un riferimento a questo “guardare oltre”; passo che potrebbe essere compiuto istituendo un assessorato specifico, dando una delega a qualche consigliere o organizzando una commissione. In questo modo si riuscirebbe a richiamare e a sottolineare l’importanza di valori quali la solidarietà, i diritti umani e lo sviluppo sostenibile, e, in particolar modo, si renderebbe esplicita la consapevolezza del singolo Comune per quanto riguarda il suo ruolo di attore globale e promotore di pace.

Per il Forum trentino per la pace e i diritti umani

Il Presidente Dott. Massimiliano Pilati

Associazione Esperantista Trentina

L’esperanto è una lingua creata nel 1887 per unire tutti i popoli affinché possano comunicare senza barriere. Attualmente lo si parla in oltre 100 Paesi nel mondo, nei 5 continenti. L’Associazione mondiale di Esperanto (UEA), che ha sede a Rotterdam, ha iscritti in 102 nazioni. In Italia la FEI (Federazione Esperantista Italiana), con sede in Milano, raggruppa tutte le Associazioni provinciali e locali italiane. AET (Associazione Esperantista Trentina) ne fa parte.

Associazione Esperantista Trentina

Indirizzo: Via Zara 7/A – 38122 Trento
E-mail: info@esperanto.trento.it
Sito: https://www.esperanto.trento.it/

Referente: Mario Mazzali

Arci del Trentino

L’Arci del Trentino è la sezione provinciale dell’Arci: la più grande associazione di promozione sociale presente in Italia. Negli anni hanno aderito più di un milione di persone, suddivise in circoli o associazioni locali che si sono occupate di tematiche varie: cultura, arte, musica, diritti, impegno civile e solidarietà internazionale.

L’Arci è un soggetto sociale che nasce dalla sintesi di due idee guida del movimento associativo italiano: la mutualità e la solidarietà. Si fonda su di una lunga esperienza associativa e su di un progetto di reale partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, di riforma del sistema del welfare mettendo al centro la persona, di promozione di una società civile in grado di proporre giuste ipotesi di convivenza alle tante comunità che la compongono. L’Arci del Trentino ha declinato questi valori e obiettivi sul nostro territorio, organizzando negli anni mostre e conferenze con particolare attenzione alla congiunzione della dimensione locale con quella internazionale. L’Arci del Trentino si pone inoltre come spazio giovanile per incontri e concerti.

Arci del Trentino

Indirizzo: Via degli Olmi , 24 – 38122 Trento
E-mail: trento@arci.it
Sito: https://www.arcideltrentino.it/
Pagina Facebook: Arci del Trentino

Referente: Giada Vicenzi

Ripartono le Visite Consiglio!

Insieme al Consiglio provinciale di Trento stiamo prendendo parte all’organizzazione di momenti di approfondimento con le scuole pensati per valorizzare e promuovere l’incontro tra le istituzioni e i giovani grazie all’aiuto e alla partecipazione di diversi organismi e realtà del territorio. Gli incontri verranno realizzati con l’inizio dell’anno scolastico e sarà facoltà di ogni scuola decidere i temi da affrontare in base alle disponibilità date dalle associazioni partecipanti.

In quanto organismo del Consiglio provinciale, noi del Forum ci siamo proposti per effettuare degli interventi su diversi tema di attualità.

Qui potete trovare la scheda che presenta le nostre opzioni: Visite Consiglio_Forum

 

ANPI Trentino

L’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, è tra le più grandi associazioni combattentistiche presenti e attive oggi nel Paese. Fu costituita il 6 giugno 1944, a Roma, dal CLN del Centro Italia, mentre il Nord era ancora sotto l’occupazione nazifascista. Il 5 aprile del 1945 le veniva conferita la qualifica di Ente morale che la dotava di personalità giuridica, promuovendola di fatto come associazione ufficiale dei partigiani. Da allora ANPI opera per raggiungere degli obiettivi e tra questi possiamo trovare: restituire al Paese una piena libertà e favorire un regime di democrazia per impedire in futuro il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e assolutismo; valorizzare in campo nazionale e internazionale il contributo effettivo portato alla causa della libertà dall’azione dei partigiani; far valere e tutelare il diritto dei partigiani, acquisito, di partecipare in prima linea alla ricostruzione morale e materiale del Paese; promuovere la creazione di centri e organismi di produzione e di lavoro per contribuire a lenire la disoccupazione. Oggi l’ANPI è ancora in prima linea nella custodia e nell’attuazione dei valori della Costituzione, quindi della democrazia, e nella promozione della memoria di quella grande stagione di conquista della libertà che fu la Resistenza.

Anpi Trentino

Indirizzo: Via degli Olmi , 26 – 38122 Trento
E-mail: anpitrento@alice.it
Sito: https://www.anpi.it/
Pagina Facebook: Anpi Trentino

Educare NonStop

Educare NonStop

Un percorso di formazione e riflessione per aspiranti volontari nel mondo dell’educazione 

 

Nonostante l’emergenza sanitaria, le attività dei volontari non si fermano! Sei un giovane tra i 16 e i 30 anni e hai voglia di supportare le attività delle tante organizzazioni che sul territorio si occupano di bambini e ragazzi? Non perderti questa occasione formativa!

Le attività delle organizzazioni della provincia di Trento che forniscono servizi extrascolastici continueranno anche sull’autunno. Appare chiara la necessità di sostenere gli alunni, che vivono situazioni di fragilità, nel colmare i vuoti provocati dalla sospensione delle attività scolastiche. Per questo, abbiamo pensato ad un corso di formazione per aspiranti volontari che ti permetterà di acquisire competenze utili per facilitare le attività ludico-ricreative e formative rivolte ai bambini e alle bambine in contesti educativi formali e non formali. La formazione sarà svolta in modalità online e alternerà video lezioni, webinar e attività per esercitare le competenze acquisite. A termine del corso riceverai un attestato di partecipazione. 

Il percorso di formazione è proposto da tre soggetti attivi nella provincia di Trento che lavorano nell’ambito della promozione della cittadinanza attiva: il Centro per la Cooperazione Internazionale, il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e il Centro Servizi Volontariato Trentino in collaborazione con l’Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Trento.

 

IL PROGRAMMA 

La proposta formativa gratuita è realizzata online attraverso lo svolgimento di 3 moduli nell’arco di tempo dal 27 agosto al 10 settembre 2020. Il percorso prevede due moduli strutturati in video-lezioni per approfondire i contenuti teorici, materiali di approfondimento per l’auto-formazione, lo svolgimento di una “attività” per sperimentare quanto appreso e un webinar interattivo dove i partecipanti potranno confrontarsi su problematiche e strategie e valutare gli apprendimenti. Il percorso include inoltre un modulo trasversale, che la/il partecipante svolgerà autonomamente, relativo ad alcuni elementi di base per poter acquisire capacità di lavorare a distanza e sostenere l’apprendimento dell’italiano.

 

MODULO: ESPERIENZE FORMATIVE E RUOLO DEL FACILITATORE 

Partendo dalle proprie esperienze formative le e i partecipanti saranno guidati in una riflessione sugli elementi che qualificano una formazione come efficace, motivante e arricchente. Il modulo introduce le tecniche di base della pedagogia esperienziale e inquadra  la figura del facilitatore per coinvolgere, aiutare e motivare i bambini e le bambine all’apprendimento, all’empatia ed ad instaurare relazioni positive nei contesti formativi.

Il modulo è composto da:

  • webinar che si svolgerà il giorno 1 settembre 2020L’orario sarà comunicato il prima possibile sulla base del numero delle iscrizioni raccolte
  • attività da svolgere in autonomia tra il 27 agosto 2020 e il 3 settembre 2020 (preparazione al webinar, visione di una video lezione, letture di approfondimento, test di autovalutazione)

 

MODULO: SOFT SKILLS, COMPETENZE IMPERDIBILI! 

Il modulo si concentra sullo sviluppo e il rafforzamento di alcune soft skills utili per riconoscere e far emergere le potenzialità di ogni studente/utente. Verrà posta specifica attenzione sull’importanza di queste abilità in relazione alla capacità di lavorare in gruppo e in autonomia. Le e i partecipanti avranno l’opportunità di riflettere sulle loro abilità nelle seguenti aree:

  • gestione  delle emozioni
  • saper comprendere e ascoltare, immedesimarsi in situazioni non familiari, migliorare le relazioni sociali soprattutto nei confronti delle diversità
  • gestire le relazioni e i conflitti
  • essere in grado di indirizzare, motivare e valorizzare gli “utenti”

Il modulo è composto da:

  • webinar che si svolgerà il giorno 8 settembre 2020L’orario sarà comunicato il prima possibile sulla base del numero delle iscrizioni raccolte
  • attività da svolgere in autonomia tra il 3 settembre e il 10 settembre 2020 (preparazione al webinar, visione di una video lezione, letture di approfondimento, test di autovalutazione)

 

I moduli sono a cura di formatrici ed esperte che collaborano con Centro per la Cooperazione Internazionale, CSV Trentino, Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. I partecipanti saranno affiancati nello svolgimento del corso dai e dalle ragazzi/e in Servizio Civile Universale provinciale presso il Centro per la Cooperazione Internazionale e il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani.

 

MODULO TRASVERSALE: GESTIONE DELLE DIFFERENZE E APPRENDIMENTO A DISTANZA  realizzato con i materiali prodotti da IPRASE

Il modulo è costituito da due webinar da visionare in autonomia entro il 10 settembre. Verranno forniti i link a seguito dell’iscrizione. I temi sono quelli  dell’insegnamento/apprendimento a distanza, per fornire delle competenze di base per gestire momenti formativi non in presenza e presentare delle risorse didattiche per sostenere l’apprendimento dell’italiano.

 

DESTINATARI

L’iniziativa è rivolta prioritariamente a giovani, volontari/e ed aspiranti volontari/e, tra i 16-30 anni. In accordo con la propria scuola, le ore di formazione possono essere riconosciute come Alternanza Scuola Lavoro.

 

COME ISCRIVERSI

Per iscriverti al corso di formazione, compila il seguente modulo d’iscrizione entro il 25 agosto 2020. Riceverai tutte le informazioni per accedere alla formazione insieme alla conferma dell’iscrizione.

 

CONTATTI

Per informazioni  sulle iscrizioni: Giovanna – formazione@volontariatotrentino.it – 0461 916604

Per informazioni sui contenuti del corso: Martina – martina.camatta@cci.tn.it – 0461 093000

Il Forum deve restare autonomo

IL FORUM DEVE RESTARE AUTONOMO

Preoccupazioni e rettifiche in merito alla proposta di emendamento  della legge istitutiva del Forum

 

Aggiornamento: l’emendamento ha suscitato polemica e discussione e, anche a seguito di una nostra presa di posizione, è stato poi successivamente ritirato dal Consigliere Cia.

 

Nei giorni scorsi, la presentazione di un emendamento all’articolo 14 del disegno di legge n. 60, Assestamento del bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2020-2022, attualmente in discussione presso il Consiglio Provinciale, ha posto in discussione le competenze, il funzionamento e le risorse del Forum trentino per la pace e i diritti umani, organismo permanente istituito con legge provinciale 10 luglio 1991, n. 11 (“Promozione e diffusione della cultura della pace”), come strumento incardinato presso lo stesso Consiglio e chiamato a mantenere vigile l’attenzione sui temi della pace, dei diritti umani, della solidarietà tra i popoli e delle modalità non violente di risoluzione dei conflitti.
L’emendamento, proposto dal consigliere Claudio Cia (AGIRE per il Trentino), promuove una serie di modifiche alla legge 11/1991 volte a ridurre l’autonomia progettuale e gestionale del Forum, subordinandone estesamente l’operatività all’autorizzazione preventiva del Consiglio Provinciale.

A commento della proposta, gli organi di stampa hanno inoltre riportato dichiarazioni del consigliere Cia che risultano gravemente lesive della reputazione del Forum.

Queste circostanze hanno determinato la convocazione d’urgenza, in via informale, di una riunione video del Consiglio della Pace, che si è svolta ieri sera con il coordinamento del presidente Massimiliano Pilati. Nell’occasione, i partecipanti hanno ribadito la scelta irrinunciabile del confronto, del dialogo e della discussione democratica come metodo e valore portante del Forum: si intende quindi trasmettere al consigliere Cia e al presidente del Consiglio Walter Kaswalder l’invito ad avviare un tavolo di confronto, aperto alla comunità, che possa offrire un’occasione reale per ripensare le politiche della pace in relazione alle sfide poste dalle recenti e gravissime crisi internazionali e da vecchie e nuove forme di conflittualità, comportamenti d’odio e violenza verbale.
Lasciando agli organi competenti il giudizio sull’ammissibilità dell’emendamento in relazione alla legge di bilancio, ci preme, d’altra parte, rettificare tempestivamente ogni affermazione diffamatoria emersa nel dibattito sollecitato dalla tornata consiliare in corso. Va rimarcato che fino ad oggi è mancata qualsiasi possibilità di incontro e ascolto diretto tra il consigliere Cia e il direttivo del Forum; è nostro auspicio invece poter contare su un più assiduo scambio con la compagine consiliare dentro e fuori dall’aula.

Chiarimenti sul mandato e l’organizzazione del Forum
Ci preme in primo luogo sottolineare l’importanza che il nostro territorio ha sempre dato, in coerenza con i principi costituzionali, al ripudio della guerra, alla promozione dei diritti umani, delle libertà democratiche e della cooperazione internazionale, riconoscendo nella pace un diritto fondamentale dei popoli e al contempo favorendo l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, in ottemperanza al principio di sussidiarietà da sempre al cuore della nostra Autonomia.
Il Trentino, ad evidenza, non è l’Onu, ma siamo fermamente persuasi che sia fondamentale difendere le grandi conquiste democratiche e mettere la cultura del dialogo, della pace e del rispetto dei diritti umani al centro dell’agire politico e sociale fin nel nostro più piccolo Comune. Per questo motivo la nostra Provincia fin dal 1991 ha ravvisato la necessità di dotarsi di strumenti autonomi capaci di sviluppare dialogo, di costruire percorsi di cittadinanza consapevole e attiva nonché di consigliare e dove necessario richiamare, anche criticamente, le stesse istituzioni al rispetto di quella cultura dei diritti evocata fin dall’art. 2 dello Statuto Speciale Trentino Alto Adige.
Per esercitare questa funzione consultiva è dunque necessario che il Forum mantenga la propria autonomia e indipendenza nelle forme previste dalla legge istitutiva, che peraltro è già chiara anche nel definirne gli obblighi nei confronti del Consiglio Provinciale. Ci risulta infatti di difficile comprensione la richiesta di assoggettare il Forum ad un maggiore controllo amministrativo, dal momento che ogni nostro atto passa già, doverosamente, dagli uffici di Via Manci 27. La legge prevede inoltre che del Consiglio della Pace facciano parte il Presidente del Consiglio Provinciale (Walter Kaswalder), due consigliere provinciali di minoranza (Lucia Coppola, Sara Ferrari) e una di maggioranza (Mara Dalzocchio); è membro di diritto infine anche il Presidente della Giunta Provinciale che, solitamente, delega l’Assessore competente (in questo caso Mirko Bisesti). Il Forum della Pace si pone dunque come una realtà trasversale, unica in Italia, dove le istituzioni siedono allo stesso tavolo assieme al mondo delle associazioni e ad altri enti presenti sul territorio (comuni, università, fondazioni museali, scuola…) per concorrere collegialmente alla creazione di percorsi e iniziative attinenti alla promozione e diffusione della cultura della Pace.

Precisazioni in merito al bilancio del Forum
Vogliamo inoltre smentire categoricamente ogni illazione che l’analisi dei bilanci del Forum trentino per la pace e i diritti umani suggerisca un’evoluzione della sua funzione verso una sorta di ufficio di collocamento.
Per lo sviluppo delle proprie attività, il Consiglio della Pace ha fatto la scelta di investire una parte del proprio budget per un dipendente che faciliti la realizzazione delle linee politiche decise dal direttivo secondo criteri di efficacia ed efficienza. Nel rispetto della normativa sugli incarichi, la modalità utilizzata è quella del comando: l’operatore in servizio presso il Forum non è quindi una persona assunta dall’esterno, ma un dipendente pubblico già assunto da altra amministrazione il cui stipendio, pari al costo lordo di un funzionario pubblico inquadrato al livello D base, viene pagato dal Forum. Nello specifico si tratta di Riccardo Santoni, stimato educatore professionale regolarmente assunto dal Comune di Trento attraverso concorso pubblico nel 2004, che coordina le attività del Forum trentino per la pace e i diritti umani da gennaio 2017. Lo scarto economico evidenziato dal consigliere Cia rispetto al bilancio 2016, come risulta dalla tabella allegata, è dettato unicamente dal fatto che la precedente operatrice in comando al Forum è rimasta presso questo organismo solo per i primi mesi dell’anno, trasferendosi poi presso altro servizio provinciale.

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Smentiamo con forza l’interpretazione del consigliere Cia secondo cui l’aumento contingente delle spese relative al personale avrebbe determinato una riduzione dell’impegno del Forum nell’organizzazione di eventi ed iniziative.
A fronte di un finanziamento costante di 70.000 euro, nell’anno in cui il Forum ha avuto a disposizione una dipendente solo per pochi mesi, la voce di spesa “Spese per organizzare eventi ed iniziative” risulta bensì molto più alta che nelle annate successive; tuttavia, la presenza costante di un dipendente si è dimostrata molto efficace proprio rispetto alla necessità dell’ente pubblico di contenere la spesa, come attesta la tabella che registra le attività annuali del Forum disponibile sul sito del Forum.

La tabella mostra chiaramente come le attività siano nettamente aumentate rispetto al 2016, in cui, come specificato, il Forum ha potuto contare su una dipendente solo per alcuni mesi. La presenza continuativa di un dipendente qualificato permette infatti di moltiplicare i momenti di sensibilizzazione nelle scuole e di tessere reti di collaborazione fra associazioni, istituzioni e territori. In questo modo è possibile organizzare eventi che non richiedono l’attribuzione di incarichi (inevitabilmente onerosi) a gestori esterni, ma si sviluppano invece attraverso la condivisione virtuosa tra diversi soggetti pubblici e privati di risorse umane e materiali, di contatti, di competenze. In questi anni, l’incremento del lavoro di rete è stato perseguito proprio con attenzione al contenimento della spesa pubblica, tanto è vero che a fronte di un finanziamento rimasto costante nel tempo il numero e l’impatto delle attività svolte è stato sensibilmente maggiore.
In conclusione, riteniamo pleonastico sottolineare come la legge istitutiva del Forum trentino per la pace e i diritti umani non abbia certo voluto attribuire a questo organismo l’obiettivo di risolvere crisi e conflitti internazionali. Il nostro mandato è di promuovere una cultura di pace ed è quanto ci impegniamo a fare attraverso sistematiche azioni di sensibilizzazione e attraverso una molteplicità di progetti volti a favorire la coesione sociale nei nostri territori, con particolare attenzione ai giovani e alle periferie. Un sostanziale ripensamento della natura e delle prerogative del Forum metterebbe naturalmente in questione la volontà e l’entusiasmo con cui tante e tanti, nel Consiglio della Pace, prestano gratuitamente il proprio tempo e le proprie energie nella convinzione di contribuire, nelle dimensioni che ci sono proprie, al bene comune.