Avere vent’anni: l’appello

Si avvicina il 20esimo anniversario del G8 di Genova.

Noi, lì, non c’eravamo: siamo un gruppo di ragazze e ragazzi della generazione Z attivi tra rappresentanza studentesca, associazioni, nel nostro quotidiano.

Siamo state e stati coinvoltз da Forumpace, Arci del Trentino e dalla libreria due punti, insieme ad alcune ricercatrici e alcuni ricercatori dell’Università di Trento perché un anniversario ha più senso se è memoria viva e vivente, analisi di quello che è stato, che è e che sarà.

I fatti di Genova sono stati lo spartiacque di una generazione che non è la nostra ma che, in qualche modo, hanno influenzato anche noi. Genova ha mille significati: lo scopo di questo appello è raccoglierli e condividerli in un’assemblea pubblica venerdì 9 luglio dalle 18.00 alle 19.30, al parco della Clarina (giardino Maria Teresa d’Asburgo).


Istruzioni per l’appello:

* Cos’è per te il movimento? Per raccontarcelo, ci sono tre modi.

Puoi trovare dei cartelloni, alla libreria due punti e al Café de la Paix, dove scrivere la tua parola, le tue parole. Se vuoi puoi firmarti con nome ed età.

Puoi passare dai profili Instagram del Gruppo Giovani di Amnesty Trento, di Polieticus, di UDU Trento e della Rete degli Studenti Medi di Trento, oltre che da quelli del Forumpace, di ARCI del Trentino e della libreria due punti, e rispondere alle storie che pubblicheremo giorno per giorno.

Puoi scriverci, su Facebook, Instagram o via mail e inseriremo noi le parole.

* Per restare aggiornatз sulle parole raccolte visita il padlet.

* Vieni a raccontarci la tua parola e a sentire quelle degli altri venerdì 9 luglio alle 18.00 al parco della Clarina: ti aspettiamo!

Polieticus è in crowdfunding!

Delle ragazze e dei ragazzi di Polieticus vi parliamo da tempo: abbiamo visto nascere il progetto, comporsi i campus, rafforzarsi, dialogare con tante e tanti.

Quest’anno il progetto cresce ancora e per farlo c’è bisogno del contributo di tuttз: per farlo, hanno attivato una campagna di crowdfunding attraverso la piattaforma di Produzioni dal Basso.

Contribuisci a creare uno spazio di socialità, divertimento e confronto, investi oggi nei protagonisti del domani!

Campagna di crowdfunding di polieticus

Sostenere questi progetti, economicamente ma non solo, è fondamentale: certo, perché le risorse sono centrali per garantire una formazione di qualità, innovativa e accessibile a tuttз.

Ma anche perché sostenere progetti come questo è un passaggio fondamentale per avere un contesto territoriale, una comunità più attenta, consapevole, capace di mettere a sistema le sue energie e risorse.

Polieticus non è il solo progetto che si (pro)pone questo obiettivo: ve ne abbiamo segnalati altri, continueremo a farlo. Sostenerli è centrale: per un Trentino più coinvolgente, attento, inclusivo, sostenibile.


Cosa possiamo fare per sostenere Polieticus?

Puoi contribuire a Polieticus con una donazione, per supportarci nella realizzazione dell’offerta formativa del campus.

Puoi condividere la campagna di crowdfunding con i tuoi contatti e i tuoi conoscenti, per far arrivare il nostro progetto a tante altre persone.

Puoi seguire sui social per non perdere tutti gli aggiornamenti sull’edizione 2021 di Polieticus.

Non è un Paese per giovani: arriva OTIUM2021!

Dal 2019, OTIUM è il progetto con cui il Tavolo per la Partecipazione Studentesca coinvolge e attiva decine di ragazzз con un percorso di formazione e costruzione di gruppo per elaborare il presente attraverso le lenti di chi sta frequentando le scuole superiori. Oggi anche il nostro presidente Massimiliano Pilati ha partecipato alla conferenza stampa di lancio dell’evento, nella Sala di via Calepina della Fondazione Caritro, ente finanziatore dell’iniziativa.

OTIUM è un evento sulla cittadinanza attiva ma è anche – e soprattutto – il lavoro di co-progettazione che vede studenti e studentesse lavorare con i propri docenti e le proprie scuole (Liceo Rosmini, Liceo Galilei, Liceo Da Vinci) e con una serie di enti (Comune di Trento, MUSE, Forum della Pace) e di associazioni (UDU, UNITiN, Entropia), in una posizione di parità e collaborazione.

La giornata conclusiva del progetto, che si svolgerà il 5 giugno al MUSE, prevede un pomeriggio di incontri in cui riflettere e ragionare , dal controesempio deз giovanз, con Jakidale, ai temi legati alla trasformazione della scuola con Matteo Saudino e Elia Bombardelli; dai temi della sessualità e delle identità in cambiamento, con un laboratorio curato da Alessia Tuselli, al modo in cui i giovani vedono la politica (e l’università, e gli investimenti,…) e in cui la politica troppo spesso non vede i giovani, con il Sindaco Franco Ianeselli e il Rettore Flavio Deflorian.

E ancora: Otium Poetry Slim, uno spazio per la poesia con il Trento Poetry Slam; un laboratorio, a cura di Poesie erranti, per costruire murales assieme.

Il tutto sarà alternato da musica, con moltз artistз localз coinvoltз e con il concerto finale con Maggio e Tredici Pietro.

Un evento che guarda alla città e che con la città intende dialogare: Non è un Paese per giovani, il claim di quest’anno, che punta proprio a questo. Ad aprire, in maniera provocatoria e sfidante, uno spazio di confronto, di incontro, di scontro generativo, a testimonianza che la voce deз giovanз ha presente la necessità di interpretare i venti del cambiamento che è in atto.

In Via Belenzani e in P.zza S.Maria Maggiore, nei giorni dal 4 al 6 giugno, saranno esposti – nell’ambito delle attività del Festival dell’Economia – dei pannelli che spiegheranno cos’è OTIUM 2021 e coinvolgeranno i passanti attraverso domande inerenti il tema di quest’anno

OTIUM 2021 sta arrivando: apriamo le orecchie!

Parte il Media Contest di Tempora

Cultura e Saperi è il progetto, promosso da Tempora ODV e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali su bando PAT. Il progetto si struttura su tre piani diversi e indipendenti: #Linguaggi, Media Contest, #Culturadigitale.

Questa mattina alle 11, con una conferenza stampa a Palazzo Geremia alla presenza dei partner del progetto, è stato presentato il percorso formativo del Media Contest. L’iniziativa, che si svolgerà a Trento, Rovereto e Caldonazzo, propone una formazione trasversale – teorica e pratica – riferita a ciascun medium: redazione testo giornalistico, podcast, video.

Erano presenti la Provincia Autonoma di Trento, la Sindaca Comune di Caldonazzo, l’Ufficio delle Politiche Giovanili Comune di Trento, l’Ufficio delle Politiche Giovanili Comune di Rovereto, il Forum Trentino per la pace e i diritti umani, la Fondazione Trentina Alcide de Gasperi, la Fondazione Antonio Megalizzi.

In rappresentanza del Forum della Pace, erano presenti il nostro presidente Massimiliano Pilati e il coordinatore delle attività Riccardo Santoni.

Alle lezioni più frontali, Tempora affiancherà un tirocinio esperienziale e un concorso che metterà in palio, per il/la vincitore/vincitrice un contratto free lance di un anno con ilDolomiti, oltre che un iPad, un attestato di partecipazione e un libro di approfondimento sui temi trattati nel corso. 

Per secondo e terzo posto, in palio un iPad, un attestato di partecipazione e un libro di approfondimento sui temi trattati nel corso; per i/le classificati/e dal quarto al sesto posto, un Tablet, un attestato di partecipazione e un libro di approfondimento sui temi trattati nel corso.

L’obiettivo del Media Contest è quello di creare concrete opportunità professionali per i giovani (dai 18 ai 35 anni). Come? Con modalità innovative e di forte impatto sociale, incentivando e realizzando prospettive di sviluppo locale in ottica moderna e tecnologica.

Rise Experience riparte!

Rise Experience nasce per avvicinare ragazze e ragazzi a temi come la consapevolezza sociale, la trasformazione creativa del conflitto. Per farlo, utilizza la montagna come mezzo di condivisione e incontro, organizzando trekking per giovani tra i 15 e i 18 anni.

Le iscrizioni sono aperte fino al 31 marzo.

Per iscriverti, clicca qui.

Nina, Matteo, Stefano e Pietro: Rise nasce quindi da un gruppo di ragazzi e ragazze e guarda ad altri ragazzi e altre ragazze. Promuovere il turismo sostenibile, sensibilizzare sui temi della consapevolezza sociale, ambientale e culturale, valorizzare il territorio: questi i loro obiettivi.

Il progetto mette a confronto sguardi diversi sulla realtà, forte dell’intreccio delle storie dei suoi partecipanti e dei percorsi di vita dei ragazzi che lo hanno immaginato.

Rise è nato in un sabato pomeriggio invernale, tra occhi che brillavano per l’emozione, risate che scaldavano l’ambiente e migliaia di fogli di carta scritti con pennarelli colorati.

Rise è nato per scaldare i cuori, per unire passioni diverse, per osare un po’ di più, per spingerci un po’ più in là. Perché crediamo nella potenza dei e delle giovani, perché vogliamo vedere altri occhi brillare e altri sorrisi illuminare le giornate.

Il cammino. Nina Nicoletti racconta come nasce Rise.

Il turismo sostenibile e l’ambiente, quindi, sono al centro del loro lavoro: l’esperienza di Rise si inserisce in un panorama gigantesco, quello dello slow tourism, che conta circa 12 milioni di utenti in tutta Italia. Dai territori trentini, coinvolgendo un pubblico reattivo – nei social e nella vita reale – Rise vuole trasmettere ad altri ragazzi i valori del rispetto dell’ambiente e del prossimo, di una valorizzazione del territorio che non sia sfruttamento e della cultura ambientalista.

Rise 2021

L’Alta via del Granito sarà al centro del trekking di quest’anno: dal 18 al 21 agosto, sulla catena montuosa del Lagorai, uno dei gruppi montuosi meno antropizzati del Trentino, che offre scorci magnifici e dove si può camminare per ore sentendosi parte di una natura incontaminata, in cui l’uomo è solo di passaggio.

14 ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Trento, tra i 15 e i 18 anni (classe 2002/2005) affronteranno trasversalmente, con attività progettate dallo staff, 4 temi, uno per ogni giorno di cammino: Comunità, Consapevolezza ambientale, Interiorità e Trasformazione creativa del conflitto.

Tutto questo per riscoprire il territorio che ci circonda attraverso modalità innovative e rispettose del suo valore ambientale, sociale e culturale e, contemporaneamente, avvicinare e sensibilizzare i/le giovani ai temi dell’ambiente, della gestione del conflitto e della cittadinanza attiva.

Giovani&Comune: una cassetta degli attrezzi per le Consulte di oggi e di domani.

Partecipazione giovanile e territori: di questo si è discusso durante la serata Giovani&Comune: l’esperienza delle Consulte giovanili in Trentino, un momento organizzato dal ForumPace e a cui hanno partecipato più di 70 persone, giovani, amministratori e amministratrici, semplici interessati provenienti da Rovereto, Ala, Avio, Brentonico, Ronzo-Chienis, Aldeno, Trento, Lavarone, Luserna, Malé, Ossana, Calceranica, Caldonazzo, Pergine, Folgaria, Lavis, Mori, Merano, Pomarolo, Tenna, Trambileno, Vallelaghi. 

Nel corso degli anni, in Trentino sono stati moltissimi gli esempi di comunità che, attraverso processi di attivazione dal basso o con il supporto dei PGZ e delle amministrazioni locali, hanno dato vita a consulte giovanili o consigli dei ragazzi. Non luoghi di semplice ascolto, ma spazi di confronto, dialogo, dibattito e costruzione di un senso condiviso e di comunità.

L’incontro è stato moderato da Riccardo Santoni, coordinatore del ForumPace, e vedrà intervallarsi interventi di giovani, amministratori e amministratrici, insieme a due formatori che si sono impegnati, in questi anni, nel facilitare questi processi: Veronica Sommadossi e Fabrizio Pedron.

Scopo della serata, però, non era quello di ripercorrere il passato ma di costruire insieme una cassetta degli attrezzi per chi vuole dare vita (o nuovo impulso) a queste azioni: l’idea, infatti, è nata dall’interesse di 6 amministrazioni comunali (Rovereto, Ala, Avio, Brentonico, Lavarone e Luserna) per attivare questi strumenti sui propri territori.

I molti “perché” delle Consulte

Massimiliano Pilati, presidente del ForumPace, ha introdotto la serata: il ForumPace, nel suo trentennale, rinnova il suo impegno per sviluppare percorsi partecipativi e di comunità, forte della sua natura ibrida di punto d’incontro importante tra il mondo dell’associazionismo e delle istituzioni.

La serata è proseguita con Fabrizio Pedron, che ha raccontato il senso della serata attraverso il senso delle consulte e il percorso che porta le amministrazioni e gruppi di ragazzi alla loro creazione, passaggi e processi fondamentali per radicare il senso delle consulte sul territorio.

Il senso delle Consulte per il ForumPace e per le amministrazioni.

Il senso di questi strumenti si riflette nei principi e nei valori solennemente affermati, dalle dichiarazioni internazionali alle leggi provinciali: di questo ha parlato Riccardo Santoni, ricordando come questi organi hanno l’obiettivo di creare un ponte collaborativo costante tra giovani e amministrazioni.

La prima parte della serata ha visto intervallarsi una serie di interventi che hanno visto alternarsi molti voci diverse: Stefania Schir, assessora a Folgaria con la delega alla Cultura, alle Politiche giovanili e Politiche sociali, insieme ai ragazzi e alle ragazze della Consulta ha raccontato la sua esperienza. A Folgaria, la Consulta è stata uno strumento per raccogliere la voce e gli stimoli dei giovani nella pianificazione del futuro, un futuro che sarà il loro presente.

Lo sguardo dei ragazzi e delle ragazze: partecipazione, impegno, comunità.

E’ intervenuta anche Valentina Mustaffi, ex presidente della Consulta dei Giovani di Pergine: dall’esperienza di questa Consulta è emerso come, per le amministrazioni, è stata l’occasione per dar voce a comunità che altrimenti sarebbero rimaste inascoltate mentre, per i giovani, è stata l’opportunità per avere accesso alle decisioni e al dibattito politico delle loro comunità. Un impegno che ha continuità nella nuova consiliatura della Consulta, cui Valentina partecipa come delegata per i Piani Giovani di Zona e in cui il nuovo presidente – Matteo Beltrami – è anche lui al secondo mandato.

Da Pergine Valsugana ci siamo spostati alla zona dei laghi, dove tra Caldonazzo, Levico, Tenna e Civezzano sta nascendo una Consulta intercomunale: ci ha raccontato questo percorso Noemi Zambigli, descrivendo le difficoltà e i punti di forza del lavoro partecipato nato dal progetto Rigenerazioni attivato dai quattro Comuni e da APPM oltre un anno fa. 

Un percorso che ha trasmesso l’importanza e la serietà di questo impegno: per questo, oltre alla modifica dei regolamenti comunali per la nascita di questa Consulta, durante questo percorso i ragazzi e le ragazze dei quattro Comuni hanno dato vita ad un regolamento interno e ad un codice etico.

Cosa fanno le consulte.

Dai motivi per dar vita alle Consulte, quindi, ai processi che sono stati realizzati per crearle: Alessandro Rigatti ci ha raccontato il percorso che ha portato alla costruzione del Consiglio comunale dei ragazzi di Novella, uno strumento che, anche se con un nome diverso, mantiene lo stesso scopo delle Consulte. Di più: Novella, comune nato dalla fusione di Brez, Cagnò, Cloz, Revò e Romallo il 1° gennaio 2020, ha visto la nascita del Consiglio comunale dei ragazzi prima di quella del nuovo Comune. Si è trattato di un passaggio simbolico ma anche estremamente importante in quel processo: il Consiglio di Novella, infatti, è stato protagonista di questo percorso.

Ad Andrea Zenatti, invece, il compito di raccontare cosa fanno le consulte dal punto di vista di un veterano delle Consulte. Nella sua esperienza a Terlago, infatti, Andrea ha potuto capire che non esiste un limite a quello che può creare una Consulta […] Voglio dare un messaggio a tutti i giovani e le amministrazioni: tutto quello che potete pensare, può essere fatto. Credete in voi stessi e credete alla vostra amministrazione. E alle amministrazioni: credete nei vostri giovani perché ne vale la pena”.

La prima parte della serata l’ha conclusa Veronica Sommadossi, raccontando il senso delle Consulte per i loro territori. Questi strumenti hanno valore, anzitutto, a livello personale, per i giovani che le partecipano: “si tratta di un percorso di empowerment: capisco chi sono, capisco le mie potenzialità e sono in grado di portare a termine gli obiettivi che mi pongo”.

Sono, poi, strumenti essenziali per i territori e per il loro sviluppo: i ragazzi, le ragazze, che partecipano alle Consulte sapranno come dar vita a processi di partecipazione, a dar vita a strategie nuove per e con le proprie comunità. 

La promessa è di non fermarsi qui.

La serata è proseguita con la suddivisione per tavoli territoriali: i Comuni di Rovereto, Ala e Brentonico, Avio, Lavarone, Luserna e alcuni Comuni della Val di Non e della Val di Sole hanno ragionato su come poter attivare le Consulte sui propri territori, confrontando le diverse impressioni, le proposte e i dubbi o i problemi emersi nel corso della serata.

Insomma: un incontro ricco di spunti che si è concluso con la promessa di non fermarsi qui. Così come non si ferma l’impegno del ForumPace: le Consulte sono strumenti importanti ma non obbligatori. Realizzare questi percorsi, dar vita a questi luoghi di partecipazione ha senso solo in quanto strumenti di dialogo e collegamento tra comunità e territori. Si tratta di strumenti per dar nuova linfa alla cultura della partecipazione: se è difficile che i giovani si sentano davvero ascoltati, le amministrazioni devono trovare strategie per riprendere credibilità nei loro confronti. Le Consulte servono precisamente a questo: a dimostrare che le amministrazioni sanno ascoltare i giovani e rispettare gli impegni.

Torna il Media Contest di Tempora Onlus: iscrizioni aperte fino al 30 aprile!

È ripartito il Media Contest di Tempora Onlus, l’evoluzione del Contest di Giornalismo partecipativo, giunto alla sua quarta edizione lo scorso anno: iscrizioni aperte fino al 30 aprile (qui il regolamento completo).

Un progetto di successo che ha dato lavoro e aperto opportunità professionali a molti iscritti, grazie alla nostra rete di partner, e che quest’anno si integra all’interno del progetto Cultura e saperiche affianca al Media Contest, due percorsi di sensibilizzazione aperti alla popolazione.

Lo scopo è quello di promuovere una cittadinanza attiva e consapevole, attenta alle problematiche del linguaggio digitale e dell’uso corretto della rete e dei social, temi ancora più rilevanti in questo contesto di pandemia.

L’obiettivo del Media Contest di quest’anno rimane questo: creare concrete opportunità professionali per i giovani. Per farlo, il percorso formativo vedrà il coinvolgimento di giovani dai 18 ai 35 anni, che seguiranno incontri formativi tenuti da professionisti del giornalismo, dell’editoria, della letteratura, della comunicazione.

Il progetto si struttura su tre sezioni tematiche tra loro collegate e interdipendenti: disoccupazione giovaniledivario digitale, oltre qualsiasi discriminazione di etnia e di genere.

#linguaggi10 conferenze, aperte alla cittadinanza, sui principali temi di interesse generale.

Media Contestuna sezione di formazione trasversale – teorica e pratica – riferita a ciascun medium: redazione testo giornalisticopodcastvideo, a cui si accompagnerà un periodo di tirocinio, il concorso vero e proprio e la premiazione.

Per il primo classificato, in palio c’è un contratto di lavoro freelance di un anno per Il Dolomiti, media partner dell’iniziativa, più un Ipad, un libro di approfondimento sui temi trattati e un attestato di partecipazione.

#culturadigitale, ovvero creazione di piattaforma digitale e pubblicazione di contenuti multimediali e workshop, conferenza digitale, interviste di comunità.

Per tutte le informazioni, consultate il sito  https://www.culturaesaperi.org/

Agorà degli studenti: una giornata all’insegna della partecipazione studentesca

 

Secondo l’articolo 2.4 dello Statuto delle studentesse e degli studenti, “lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola”, dialogando con essa “in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico”.

Proprio per rendere effettivo questo diritto (e dovere), nel 2018 è nato da un’idea e voglia di impegnarsi di Tommaso e Ginevra, due studenti del liceo,  Tapas, il Tavolo di Partecipazione Studentesca formato da studenti, rappresentanti della Consulta Studentesca, il Consiglio provinciale Giovanile, il Tavolo delle Associazioni Universitarie, il CST, il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e il Muse. Questo Tavolo vuole essere uno strumento di coordinamento e di supporto tra le varie realtà che vogliono mettere al centro lo studente e il suo ruolo attivo nelle realtà scolastiche.

E’ da questa ambizione che è nato Agorà degli studenti, un evento che si è svolto il 21 gennaio presso il Muse e che ha visto coinvolti i rappresentanti degli studenti di circa 38 istituti superiori della Provincia: lo scopo è quello di migliorare e favorire la partecipazione attiva all’interno delle scuole secondarie di secondo grado attraverso momenti di formazione e di scambio di buone pratiche.

La parola d’ordine è stata quindi condivisione: durante tutta la giornata infatti gli studenti rappresentanti hanno avuto modo di condividere idee, progetti, difficoltà, limiti e spunti di miglioramento attraverso la modalità del Word Cafè e del Ted che hanno stimolato a vivere attivamente la discussione sul tema della rappresentanza.
Altro momento centrale è stato la “Fiera delle Idee”, uno spazio in cui oltre al confronto fra studenti, diverse associazioni della Provincia hanno proposto ai rappresentanti percorsi concreti da attuare all’interno delle classi o durante le assemblee d’istituto, rafforzando una connessione positiva tra istituti e realtà del territorio.

La giornata si è poi conclusa con un momento collettivo in cui ogni rappresentante si è preso un impegno, un obiettivo che cercherà di realizzare nel proprio istituto per migliorare ed arricchire la vita degli studenti con una motivazione nuova nata grazie a questa giornata.

Anche se l’Agorà degli studenti si è conclusa, non si è concluso il ruolo di Tapas: l’importanza di investire sulla partecipazione studentesca resta centrale per il Tavolo e questa giornata non è che il punto di partenza di un percorso destinato a continuare nel tempo.