Convenzione Onu sui diritti dell’ Infanzia e dell’ Adolescenza

La Convenzione di New York sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è stata adottata il 20 novembre del 1989 ed è entrata in vigore il 2 settembre 1990. Rappresenta il primo strumento giuridico fondamentale volto a tutelare tutti i bambini e le bambine e impone agli Stati obblighi di promozione e protezione, inducendoli a rafforzare i mezzi di tutela esistenti e sollecitandoli a lavorare per un cambiamento culturale che veda tutti i minori di 18 anni come i veri soggetti dei diritti sanciti. (fonte)

È un documento molto importante perché riconosce, per la prima volta espressamente, che anche i bambini, le bambine e gli adolescenti sono titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici, che devono essere promossi e tutelati da parte di tutti.

Save The Children

La campagna comunicativa sulla Convenzione

Vista l’importanza, di dare voce a chi troppo spesso è considerato “immaturo” per essere ascoltato, il forum ha deciso di far realizzare una campagna comunicativa sulla Convenzione CRC proprio ad una ragazza minorenne, direttamente interessata da tale Convenzione.

Il progetto è stato realizzato all’interno dell’ alternanza scuola-lavoro svolta al Forum da una studentessa del Liceo Steam International di Rovereto, Sofia, lo scorso luglio. Un percorso formativo, con Natalina Mosna del Comitato Provinciale di Unicef Trento e con lo staff interno del forum, ha preceduto la progettazione della campagna social. Dalla storia della convenzione, alla progettazione artistica e gli strumenti comunicativi, fino alla metodologia di raccolta delle fonti, la giovane studentessa ha potuto raccogliere le competenze necessarie per sviluppare in semi-autonomia una campagna comunicativa, che ha scelto come strumento di diffusione il social Instagram.

Inoltre, Sofia, ha realizzato del materiale didattico sulla Convenzione tramite la piattaforma Mentimeter da utilizzare nelle scuole durante le attività che il Forum svolge regolarmente durante l’anno.

Qual è la situazione ad oggi sui diritti?

Purtroppo ancora oggi, molti dei diritti enunciati nella Convenzione, non vengono rispettati neanche nel nostro paese. Come il diritto di praticare attività sportiva e di stare all’aria aperta, che è ovviamente strettamente connesso alla responsabilità di tutelare la salute del fanciullo, presente nell’articolo 27: “Gli Stati parti riconoscono il diritto di ogni fanciullo ad un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale.”

(dati 2016) https://s3.savethechildren.it/public/files/uploads/pubblicazioni/lo-stile-di-vita-dei-bambini-e-dei-ragazzi_1.pdf

Articolo 12.

Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere
liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo
debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità.

I bambini e le bambine sono considerati nella nostra società degli adulti non ancora sviluppati, e perciò le loro idee e le loro opinioni non sono mai prese in considerazione veramente. Noi crediamo fortemente invece nella grande capacità dei minorenni di dare il proprio contributo alla società. Siamo impegnati in progetti che promuovono la partecipazione giovanile, come Partecipaizone.Lab e le Consulte Giovanili. Inoltre quest’anno, il premio del forum per il Religion Today Film Festival è andato al film Blue Girl, che parla di un gruppo di bambini e bambine che, costruendo da soli un campo da calcio, hanno partecipato attivamente alla propria comunità, implementandone le possibilità.

Nonostante i progressi degli ultimi 30 anni, i diritti dei bambini continuano ad essere a rischio in tutto il mondo. Proprio per questo, tutelare i diritti delle categorie più vulnerabili, quali i bambini, è uno dei passi fondamentali per la realizzazione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Solo mettendo al centro i diritti dei più piccoli sarà possibile lasciare un mondo migliore alle generazioni che verranno.

Osservatorio diritti
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