«L’altro giorno ho incontrato da remoto dei ragazzi e ho detto loro che secondo me è fondamentale, come prima cosa informarsi; seconda cosa, essere partecipi di quello che succede nel nostro territorio. Come terza cosa, penso sia fondamentale indignarsi. 

È giusto indignarsi per le brutte cose che succedono qui, o nel mondo, ma non bisogna restare solo al livello dell’indignazione. È necessario poi agire ed essere quindi cittadini consapevoli, cittadini attivi sul proprio territorio. Penso che questo sia fondamentale, essere attivi sul territorio ti permette di aprire lo sguardo oltre…»

Ho 47 anni. Sono nato a Trento e vivo in Trentino, a Lavis, con due splendide figlie, una splendida moglie e due splendide gatte. Sono un agronomo, un libero professionista e dal punto di vista lavorativo mi occupo di agricoltura biologica.

Come curriculum più legato a quello che concerne il Forum della Pace, sin da ragazzo ho sempre avuto un forte sentimento antimilitarista, che si è manifestato in modo prorompente soprattutto durante il periodo della prima Guerra del Golfo, nel 1991. Già dalle superiori ero molto attivo sulle tematiche di opposizione alla guerra. 

Negli anni poi ho conosciuto e ho abbracciato il pensiero legato soprattutto a Gandhi, Capitini e quindi quello che in Italia è il Movimento Nonviolento. Al sentimento antimilitarista ho legato quello dell’attenzione al metodo nonviolento. Ho sviluppato questo soprattutto durante il periodo universitario, ho fatto la Facoltà di Agraria a Bologna.

In quel periodo ero molto attivo su vari fronti, legati a quella che era l’attività contro la guerra nei Balcani con dei piccoli gruppi universitari e con  la Rete Lilliput. Sono fondatore del nodo bolognese della Rete Lilliput, cosa che mi ha portato anche a rappresentare la mia associazione “Movimento Nonviolento”. Da anni faccio parte del direttivo nazionale di questa associazione. In Rete Lilliput, a livello nazionale, ero incaricato di coordinare un gruppo di lavoro nazionale su nonviolenza e conflitti. Tutto questo a fine anni Novanta e primi anni Duemila.

Con il trasferimento nel 2002-2003 di nuovo in Provincia di Trento ho portato avanti quella che era la Casa per la Pace in Trentino. Ho cominciato a rappresentare l’associazione di cui facevo parte, ossia Movimento Nonviolento, all’interno del Forum Trentino per la Pace. Prima nell’Assemblea, poi nel Consiglio, cercavo di portare il nostro punto di vista (pensiero e azione) nonviolento. In tutti questi anni quindi mi sono sempre occupato di tematiche legate ai conflitti e alla formazione e azione nonviolenta.

Sono stato attivo anche nel mio paese, con un gruppo che si chiamava “Impronte”, un laboratorio di partecipazione che cercava di essere presente sulle tematiche della partecipazione dei cittadini a una politica consapevole. 

Dal 2014 sono presidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e, della mia associazione del Movimento Nonviolento, non solo faccio parte del Comitato di Coordinamento Nazionale, ma anche di un direttivo più ristretto. Sono il responsabile del sito azionenonviolenta.it e dei social media del Movimento Nonviolento.