Tracce nella nebbia

Giovedì 16 dicembre 2021 alle ore 20.30 presso il Centro civico del Brione a Rovereto sarà presentato il libro “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni“, di Vincenzo Passerini.

Con l’autore interverranno Beatrice Taddei Saltini, dell’Atlante dei conflitti e delle guerre, e Paolo Mantovan, vicedirettore del quotidiano “Alto Adige”.

Il libro è pubblicato da ViTrenD e propone cento sintetici ritratti di donne e uomini del nostro tempo e di ogni continente che hanno testimoniato con la loro vita i valori di giustizia, libertà, fraternità, nonviolenza.

Nella prefazione al volume, Marco Damilano, direttore de “l’Espresso”, scrive: “Sono tracce nella nebbia, sono impronte nel deserto, sono segnali nel buio, ti mostrano la strada che loro hanno percorso per primi, spesso cercandola da soli, guidati dalla loro coscienza nel momento di dire un sì o un no, animati dalla passione per la vita”.
L’ingresso è libero e seguirà la normativa anti COVID-19 vigente.

Organizzano le associazioni: Centro Pace, Ecologia e Diritti umani di Rovereto, Casa delle Donne, CAVA Coordinamento associazioni Vallagarina per l’Africa, A.N.P.I. Rovereto Vallagarina “Angelo Bettini”, ass. 46° Parallelo – Atlante dei Conflitti e delle Guerre. Con il patrocinio del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani.

A cura di CAVA e Centro Pace, Ecologia e Diritti umani di Rovereto

La Cultura è la Cura

La Cultura è la Cura è un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’azione progettuale verrà realizzata da una rete di partenariato con sede in 15 regioni italiane di cui Arci del Trentino e il Cafè de la Paix Trento sono parte integrante.

La cultura, assumendo una valenza educativa, è infatti considerata come una “medicina generatrice” di abilità, benessere, relazioni ed autonomia in modo sempre inclusivo. La Cultura è la Cura si propone di contrastare le povertà – educativa e materiale – lottando contro le disuguaglianze e per rendere le città e gli insediamenti umani più inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

I corsi sono completamente gratuiti ed esclusivamente rivolti ad over 65 e giovani under 35, con particolare attenzione a coloro che sono stati esclusi precocemente da percorsi formativi.

Considerato l’obiettivo finale delle attività realizzate a livello territoriale – attivare gruppi costituiti da operatori culturali, beneficiari, artisti in grado di costruire un progetto di sviluppo che vada oltre il periodo di svolgimento del progetto – al Café de la Paix sarà possibile accedere ad un insieme di laboratori ed esperienze artistiche capaci di creare il pretesto e il contesto per far interagire persone diversissime tra loro, rafforzando allo stesso tempo la capacità di networking e di risposta condivisa ai bisogni da parte delle associazioni coinvolte.

Per questo, il Cafè de la Paix e Arci del Trentino hanno ideato insieme ad altri partner attività diverse tra loro che avranno inizio a partire da gennaio e che impegneranno i partecipanti indicativamente fino a giugno 2022. Le attività proposte saranno in particolare:

LABORATORIO TEATRALE, realizzato in collaborazione con Emit Flesti, che si terrà tutti i lunedì a partire dal 10 gennaio 2022 dalle ore 16.30 alle ore 18.30 presso la Bottega delle Arti (Passaggio Teatro Osele, TN);

LABORATORIO DI MAGLIA E UNCINETTO, realizzato in collaborazione con Auser del Trentino, che si terrà tutti i martedì a partire dall’11 gennaio 2022 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso il Café de la Paix (Passaggio Teatro Osele 8, TN)

CORSO FOTOGRAFICO, realizzato in collaborazione con Alessio Coser, che si terrà tutti i mercoledì a partire dal 12 gennaio 2022 dalle ore 14.00 alle ore 16.00 presso il Café de la Paix (Passaggio Teatro Osele 8, TN);

ATELIER CREATIVO, realizzata in collaborazione con CSA Contrada Larga (Coop Kaleidoscopio), che si terrà tutti i venerdì a partire dal 14 gennaio 2022 dalle ore 9.00 alle ore 11.00 presso CSA Contrada Larga (Via Belenzani 49, TN).

La presentazione ufficiale del progetto e delle singole attività laboratoriali si terrà lunedì 13 dicembre alle ore 18:00 presso il Cafè de la Paix Circolo Arci.

Per maggiori informazioni si prega di contattare telefonicamente il Cafè de la Paix al 380 765 2753 o di scrivere una mail all’indirizzo apsdulcamara@gmail.com

Afghanistan: storie di guerre, resistenze e solidarietà

A quattro mesi dalla scomparsa di Gino Strada, fondatore di Emergency, viene proposto un momento pubblico per tenere viva l’attenzione sul paese asiatico con un racconto dal punto di vista di chi vive in modo diretto la situazione e dare voce alla società afghana.

L’appuntamento è per lunedì 13 dicembre per “Afghanistan storie di guerra, resistenza e solidarietà”: un incontro per raccogliere la testimonianza del giornalista e fotografo Giuliano Battiston, socio di Afgana.org e presidente di Lettera 22, di ritorno dall’Afghanistan che presenterà anche una carrellata di immagini catturate prima e dopo il ritorno dei Talebani.

Venti anni di intervento militare occidentale in Afghanistan hanno lasciato il paese asiatico in una situazione drammatica e catastrofica. La missione non è stata compiuta e si può considerare un fallimento sotto tutti i punti di vista: politico, militare, umanitario. Eppure la decisione di “combattere il terrorismo” con gli eserciti ha portato a venti anni di “guerre infinite” e ad un radicale cambiamento del paradigma di intervento internazionale, sempre più muscolare e poco di cooperazione.

I due decenni trascorsi non possono però essere archiviati come un semplice incidente di percorso, ma devono essere messi al centro di una riflessione che evidenzi errori e problemi e cerchi delle nuove strade per poter migliorare davvero la situazione umanitaria, sociale, civile delle persone che vivono in Afghanistan.

A seguire interverrà un esponente di Emergency – gruppo di Trento con un ricordo vivo della figura di Gino Strada, fondatore di Emergency, a quattro mesi dalla sua scomparsa.

Modera l’incontro Beatrice Taddei Saltini ideatrice con Raffaele Crocco dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo – promosso dall’associazione 46° Parallelo, attiva nel mondo dell’informazione e educazione alla cittadinanza globale attraverso incontri pubblici in merito a diritti umani, guerre e conflitti e con la pubblicazione (ad oggi 10 edizioni) dell’Atlante delle guerre e dei Conflitti del Mondo.

La serata è promossa dal Centro Pace, Ecologia e i Diritti Umani, A.N.P.I. Rovereto -Vallagarina, CAV – Coordinamento accoglienza Vallagarina con il patrocinio del Comune di Rovereto e del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani

L’ingresso è libero e seguirà la vigente normativa anti-Covid.

Teatro, pace e diritti: una rassegna per il teatro e per la pace

All’indomani della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, una serata di corti teatrali darà corpo e voce ai temi della pace e dei diritti, intesi come aspetti vivi e vitali della nostra collettività e del modo con cui agiamo nel mondo, come lente di ingrandimento sulle grandi trasformazioni che ci riguardano e coinvolgono, dai conflitti sociali che aumentano alla lotta ad ogni forma di discriminazione; dai cambiamenti climatici che stravolgono il nostro mondo al bisogno di ripensare il nostro modo di vivere, per essere più solidali, consapevoli, sostenibili.

È questa l’ambizione di Teatro, pace e diritti, la rassegna che andrà in scena al Teatro San Marco di Trento sabato 11 dicembre, dalle 20.30, a cura di Forum trentino per la pace e i diritti umani e La Nuda Compagnia con il sostegno del Consiglio della Provincia autonoma di Trento.

Nell’ambito delle iniziative per il trentennale della legge che ne ha sancito l’istituzione, il Forumpace, nelle scorse settimane, ha indetto una call pubblica per compagnie teatrali professioniste per creare un’occasione in cui il teatro possa tornare ad avere visibilità e ripartire essendo stata una delle categorie più colpite dalle restrizioni dovute alla pandemia. Un’opportunità per rilanciare il potenziale del linguaggio artistico nel contrastare l’apatia, l’indifferenza, il pessimismo, la rassegnazione rispetto alle grandi sfide del nostro presente: le istanze e i bisogni che le grandi manifestazioni globali animate da nuove generazioni in lotta per il loro presente ci chiamano ancora e ancora ad affrontare cercando di essere “mediatori, costruttori di ponti, saltatori di muri, esploratori di frontiera”.

La serata verrà condotta e presentata da Antonella Fittipaldi e vedrà sul palco come ospiti i Powa Tribe, crew di danza finalista di Italia’s Got Talent 2020 diretti da Patrick Ang; in una serata che celebra il teatro trentino non poteva mancare Andrea Castelli che narrerà dell’Iliade, di un epico duello, di guerrieri e sognatori, di Paride bello come un Dio e Menelao Re di Sparta, dei miracoli di Afrodite e dell’indecorosa morte di Cyrano de Bergerac.

Nel dettaglio, il programma prevede il contributo de La Nuda Compagnia che presenterà il corto “Verde Bugia” scritto e diretto da Antonella Fittipaldi, finalista del Premio Nuova Scena 2015 e vincitore di vari premi nazionali. Protagonista la novantenne Anna, che rivive i momenti più difficili della sua vita quando ha perso i suoi due più grandi amori: nel 1943 in un blitz nazista e nel 1968 durante i moti studenteschi di Valle Giulia a Roma.

TeatroE porterà in scena il progetto “Chi racconta la mia Storia?”, uno spettacolo in formazione, costruito da Sheriff Diallo insieme all’associazione “Dalla viva voce”, ad Andrea Visibelli, Maura Pettorruso e Stefano Detassis: una provocazione e uno stimolo, un punto di partenza per discutere il nostro punto di vista eurocentrico rispetto al tema delle migrazioni.

La compagnia La Burrasca presenterà un corto estratto dallo spettacolo “La guerra di Tina”, un monologo, un racconto degli eventi che hanno portato all’arresto di una giovane trentina e della madre, della prigionia e del ritorno in un’Italia che avrebbe, da lì a pochissimo, abbracciato il fascismo.

Alla Ribalta, infine, parteciperà con “La Regia”, progetto che esplora la vita di un ragazzino autistico e il suo rapporto con le emozioni e il mondo esterno, uno spettacolo fuori dagli schemi che mostrerà al pubblico altre possibilità di pensiero e di visione della vita.

L’ingresso è gratuito, è gradita la prenotazione. 

Info e prenotazioni: info@lanudacompagnia.it – WhatsApp 320 90 52 894.

Afghanistan, il futuro negato

A quasi quattro mesi dal ritorno dei talebani al potere in Afghanistan, l’Associazione 46° Parallelo/Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo organizza a Trento la conferenza Afghanistan, il futuro negato: l’incontro, pensato insieme ad Afgana – associazione per la ricerca e il sostegno alla società civile afgana – e con l’appoggio della Provincia di Trento si terrà presso il Muse – Museo delle Scienze di Trento per il 14 dicembre, a partire dalle ore 15.00.

La situazione attuale del Paese asiatico sarà al centro di un dialogo a più voci che vedrà coinvolte diverse realtà della società civile italiana impegnate sul campo della Cooperazione allo Sviluppo in Afghanistan. Lǝ ospiti e lǝ relatori affronteranno i temi legati all’aiuto umanitario in Afghanistan, già oggetto di decisioni del Maeci, per capire in quale modo l’Italia possa e desideri sostenere politicamente e finanziariamente la sua controparte afgana, ossia gli attori della società civile e chi si è impegnato e intende impegnarsi nella difesa dei diritti fondamentali (istruzione, sanità, genere, informazione etc.). Dentro il Paese, quando le condizioni saranno idonee, e in Italia, dove la diaspora sta raggiungendo numeri importanti.

Sarà presente anche la Vice Ministra Marina Sereni, che interverrà nel corso dell’incontro e nella conferenza stampa che seguirà.

L’incontro si struttura attraverso 5 interventi principali, frutto di webinar organizzati e sviluppati tra novembre e inizio dicembre (Ong, asilo, accademia, società civile afgana) i cui risultati che saranno presentati il 14. All’intervento della viceministra Sereni seguiranno le iscrizioni a parlare che prevedono una priorità per chi relazionerà a nome di organizzazioni nazionali e internazionali impegnate o che intendano impegnarsi in Afghanistan.

La conferenza sarà disponibile anche in diretta streaming tramite i canali social dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo.

Le Città Rifugio

E’ dal 2016 che la vasta piattaforma di organizzazioni che in Italia si è organizzata nella rete In Difesa Di, è impegnata in un complesso percorso per la costruzione di un programma di “Città In Difesa Di” in Italia, alimentando sinergie tra enti e società civile locali per la costruzione di città attive nel sostegno e nella protezione dei Difensori e delle Difensore dei diritti umani.

L’Italia, fra gli ultimi Paesi in Europa ad adottare le linee guida UE, era infatti sprovvista dei meccanismi di riconoscimento dello status – e di programmi per la protezione – riguardo a difensore e difensori dei diritti umani ed ambientali nel mondo.

Un virtuoso dialogo fra associazioni attive per la difesa di chi difende nel mondo i diritti di tutti – siamo essi attiviste/i, leaders comunitari, giornaliste/i, ecologiste/i – ed istituzioni territoriali e nazionali – CIDU , Comitato Interministeriale per i Diritti Umani in primis – che attraverso il confronto costante anche con realtà internazionali, a partire dall’Onu, ha permesso l’avvio per la realizzazione di shelters cities, ovvero Città Rifugio per persone difensore minacciate.

L’evento “Città Rifugio – per un nuovo modello di tutela di diritti umani e di chi li difende – si terrà in presenza nella sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva, piazza della Minerva, 38, Roma, dalle ore 17.00 alle ore 19.00.

Saranno presenti le referenti istituzionali ed organizzative delle prime città – rifugio italiane: Padova, Trento, e Verona; verranno presentati i protocolli ed i percorsi che i territori stanno adottando; verranno illustrati i programmi di SAR – Scholar At Risk, la rete di università che a livello globale si adoperano per la tutela e l’accoglienza dei docenti minacciati nel mondo; ma soprattutto, saranno ascoltate le testimonianze dirette dei primi difensori accolti.

ATTENZIONE: per partecipare all’evento in presenza è necessario registrarsi a questo link: https://forms.gle/h7Qo4jwM6nBjUC5X9

L’evento sarà trasmesso in diretta sul canale WebTV del Senato al link:
https://webtv.senato.it/webtv_live

Per accedere è necessario essere in possesso del Green Pass e indossare una mascherina chirurgica o di tipo FFP2. L’ingresso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.

Dai bisogni alla ricerca: lo Sportello Antidiscriminazioni e INGRID

Si è tenuta presso la Sala Conferenze della Fondazione Caritro a Trento la presentazione dello Sportello Antidiscriminazioni di Trento, importante tassello sul territorio del progetto europeo INGRiD, Intersecting Grounds of Discrimination in Italy, promosso dal Centro per la Cooperazione Internazionale (CCI)  in collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e con il supporto del Comune di Trento.

Nato nel 2019 su iniziativa volontaria di un gruppo di cittadine e cittadini con competenze ed esperienze professionali maturate in ambiti diversi – dal diritto all’antropologia, dall’informatica alle scienze sociali – lo Sportello antidiscriminazioni di Trento è divenuto un servizio essenziale sul territorio contro le discriminazioni di ogni natura (etnica, religiosa, sessuale, di genere, per disabilità o per età, etc.). 

Punto di forza dello Sportello è l’adozione di un approccio intersezionale attento alle tante dimensioni che compongono l’identità individuale e che spesso determinano specifiche dinamiche di discriminazione, svantaggio, esclusione. Chiara Lucchini, presidente dello Sportello, ha ricordato come lo Sportello sia nato dalla necessità di avere sul territorio un luogo di ascolto e sostegno alle vittime di discriminazione. “Lo Sportello è nato dall’esperienza reale di una cittadina che non sapeva a chi rivolgersi per segnalare la discriminazione subita e trovare uno sbocco, un sostegno, una forma di riparazione. Grazie al progetto Ingrid, lo Sportello può crescere e fare un salto di qualità in termini di risorse, radicamento territoriale, collaborazioni e reti, anche internazionali.” 

“Oggi una persona che subisce una discriminazione in Trentino ha una possibilità in più”, ha sottolineato Chiara Lucchini ricordando come l’approccio sin da subito intersezionale dello Sportello permette di dare ai casi segnalati una risposta più completa, che tenga conto della specificità e complessità delle situazioni specifiche.

E’ intervenuta anche Chiara Maule, Assessora con delega alle politiche sociali, abitative e familiari del Comune di Trento, che ha sostenuto il progetto Ingrid sin dall’inizio. L’assessora ha espresso soddisfazione per le modalità con cui i soggetti del territorio hanno saputo raccogliere esigenze e bisogni reali, costruendo un progetto europeo che possa dare risposte alle cittadini e ai cittadini, in particolare ai gruppi più vulnerabili. Ha  sottolineato inoltre la necessità di un intervento di questo tipo, anche a fronte dell’aumento dei casi di discriminazione e intolleranza che si registra negli ultimi anni. Nel ribadire l’impegno del Comune di Trento sui temi dell’inclusione e la disponibilità a collaborare a sostegno dello Sportello, l’Assessora ha richiamato alla necessità di ricostituire un’idea di complessità dei problemi e dell’intervento sociale di fronte a slogan che troppo spesso propongono soluzioni facili a problemi complessi – una complessità di sguardo che il progetto Ingrid con la sua prospettiva intersezionale riconosce pienamente.

A proposito dell’aumento di casi di discriminazione e intolleranza, Katia Malatesta, Vicepresidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani, ha illustrato alcuni dati preoccupanti, che secondo alcuni recenti monitoraggi, come quello della Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa o il Barometro dell’odio curato da Amnesty International, sono in aumento. “La pandemia ha portato alla luce la gravità e l’ampiezza di vecchie e nuove disuguaglianze che hanno peggiorato la condizione e l’accesso ai diritti di cittadinanza da parte dei gruppi più vulnerabili”, ha sottolineato Katia Malatesta, che ha voluto anche ribadire il convinto sostegno che il Forum, anche in virtù del suo ruolo di ponte tra istituzioni e società civile, ha dato allo Sportello e al progetto Ingrid sin dall’inizio, encomiando l’impegno volontario di cittadine e cittadini che si mettono in gioco in prima persona per fare la differenza.

Lo Sportello Antidiscriminazioni si inserisce nella cornice di un progetto più ampio, il progetto europeo Ingrid promosso dal Centro per la Cooperazione Internazionale che ha l’obiettivo di migliorare gli strumenti di tutela, aumentare la consapevolezza sulle discriminazioni nascoste e giungere a una piena realizzazione dei diritti di cittadinanza. Attraverso attività di ricerca, formazione, scambio di buone pratiche e sensibilizzazione, il CCI e la sua rete di partner promuovono un approccio innovativo che attraverso la “messa in pratica” dell’intersezionalità mira a una più efficace tutela contro tutti gli atti discriminatori. 

In conferenza stampa, Rossella Vignola, coordinatrice del progetto ha ricordato i passaggi che hanno portato all’incontro tra il CCI e lo Sportello e all’incubazione di un progetto più ampio: “Anche grazie ad un finanziamento europeo, il Centro ha saputo raccogliere e valorizzare l’esperienza di cittadinanza attiva nata dal basso grazie ad un gruppo di volontarie e volontari accompagnandola in un percorso di crescita, scambio di buone pratiche con altri territori italiani interessati dalle attività del progetto (Alto Adige, Veneto, Liguria, Marche) e proiezione europea e internazionale”. 

Ricordando come la cifra del progetto Ingrid sia la prospettiva intersezionale, Rossella Vignola ha rievocato la metafora dell’incrocio stradale che sta all’origine del termine nella sua prima formulazione ad opera della studiosa e attivista afro-americana Kimberlé Crenshaw, che con questo neologismo cercava una rappresentazione dei tanti fronti su cui un soggetto, al centro di un incrocio di identità (genere, colore della pelle, origine etnica, status economico e sociale, orientamento sessuale, disabilità, etc.) è esposto simultaneamente, trovandosi in una situazione di grande vulnerabilità, che porta a forme di esclusione, discriminazione e svantaggio specifiche e particolari. 

Vignola si è poi soffermata sul problema dell’under-reporting, ovvero la tendenza delle vittime a non denunciare le discriminazioni subite,  e sull’assenza di dati, soprattutto territoriali, sulle discriminazioni e i fenomeni di odio sottolineando la necessità di rimediare a questa carenza: “Lo Sportello ci aiuterà anche nell’emersione dei casi e nella messa a punto di un sistema di raccolta dati perché non avere dati non sia la scusa per affermare che il problema non esiste”.

Il lavoro di formazione che il CCI svolgerà sui temi del progetto Ingrid,  si inscrive nell’ottica dell’Educazione alla cittadinanza globale, al centro delle pratiche formative del Centro, grazie all’adozione di un approccio critico e sistemico alle disuguaglianze. Questo impegno nel considerare la dimensione globale delle disuguaglianze si riflette inoltre sulla promozione dell’Obiettivo 10 dell’Agenda 2030 dell’ONU (Ridurre le disuguaglianze) su cui il Centro promuove informazione, dibattito, formazione. 

Oltre alle specifiche attività di ascolto, orientamento e supporto alle persone che hanno subito una discriminazione o che ne sono state testimoni, lo Sportello s’impegna in attività di advocacy e sensibilizzazione contro le discriminazioni intersezionali e, coerentemente con il suo focus, promuove e facilita un coordinamento tra i servizi esistenti onde favorirne lo scambio di buone pratiche e potenziare l’efficacia delle iniziative in atto in una prospettiva non settoriale ma integrata del contrasto alla discriminazione.

Lo Sportello ha ideato una procedura standard del tutto anonima per la raccolta delle segnalazioni capace di garantire il rispetto della privacy e consentire, al contempo, un intervento immediato. In attesa di trovare una sede idonea (che non presenti alcuna barriera architettonica), la segnalazione e la successiva presa di contatto con il/la segnalante avvengono tramite l’indirizzo e-mail dello Sportello (info@antidiscriminazioni.trento.it), un numero telefonico attivo dal lunedì al sabato (0461 1531201); il modulo on-line presente sulla pagina web dello Sportello (www.antidiscriminazioni.trento.it).

Per informazioni

SPORTELLO ANTIDISCRIMINAZIONI DI TRENTO

 Giorgia Decarli, coordinatrice Sportello

info@antidiscriminazioni.trento.it 

CENTRO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Rossella Vignola, coordinatrice progetto Ingrid

rossella.vignola@cci.tn.it

Sono ripartite le Visite Consiglio!

Sono già oltre un centinaio le prenotazioni delle Visite Consiglio: incontri proposti e realizzati dal Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, per incontrare i/le giovani delle scuole secondarie (primo e  secondo grado) e le classi quinte delle primarie.

Il progetto 2021-22 prevede la possibilità, per le scuole, di prenotare la visita guidata smart di 2 ore, che si svolge in DAD, con la presenza di un/a consigliere/a provinciale e la scelta di un modulo di approfondimento.

A 50 anni dal Secondo statuto di Autonomia, le visite hanno l’obiettivo di far conoscere la nostra storia e statuto ai/alle giovani del territorio (attraverso una prima ora di presentazione sul ruolo del Consiglio), nonché di favorire il confronto rispetto ad uno dei diversi moduli tematici di approfondimento (che sarà affrontato durante la seconda ora). 

I moduli tra cui è possibile scegliere sono:

  • Autonomia nella figura di Alcide Degasperi
  • Autonomia e arte: la Sala Depero
  • Autonomia e Costituzione
  • Autonomia e Europa
  • Autonomia e diritti umani
  • Capire l’Autonomia. Storia, territorio, istituzioni.
  • Autonomia e ambiente
  • Autonomia nell’attualità
  • Autonomia e minoranze linguistiche 

A pannaggio del Forum è il modulo 5, Autonomia e diritti umani, con cui, attraverso laboratori interattivi, favoriamo il confronto nelle classi su temi diversi tra cui: guerre e conflitti, diritti per tutte e tutti, parità di genere, diritti LGBT+, le cause e gli effetti delle migrazioni o la pena di morte.