A Besenello due serate contro le armi nucleari

Quest’anno il Comune di Besenello, con il supporto del Forumpace, Fondazione Caritro e la provincia autonoma di Trento, ha organizzato due serate presso il giardino della biblioteca comunale volte a stimolare la riflessione sulle armi nucleari, sia dal punto di vista etico che scientifico, mostrando anche come la tecnologia permetta di creare uno iato tra l’azione e le conseguenze della stessa.


Il primo appuntamento è il venerdì 1 luglio alle ore 20:45 nel giardino della biblioteca comunale e prevedrà uno spettacolo teatrale dal titolo “La Bomba” uno spettacolo di Giacomo Anderle in collaborazione con l’associazione Finisterrae Teatri e Paolo Vicentini.
L’esibizione è ispirata alle vite degli scienziati che, su fronti opposti, parteciparono alle ricerche per la costruzione della
prima bomba atomica, raccontando un perenne conflitto tra l’ebrezza della scoperta e il potere che da essa deriva.

Il secondo incontro, invece, si terrà sabato 2 luglio alle 20:30 sempre nel giardino della biblioteca comunale e consisterà in un dibattito pubblico sull’abolizione delle armi nucleari, a partecipare all’incontro saranno Mirco Elena e Massimiliano Pilati.

Entrambi gli eventi sono entrambi ad ingresso libero.

Festa del Kaki di Nagasaki 2022

Domenica 12 giugno si è celebrato il quinto anniversario della piantumazione del piccolo Kaki di Nagasaki presso il parco Alexander Langer di Trento.
Il kaki è una delle piante figlie dell’albero sopravvissuto al bombardamento atomico di Nagasaki nel 1945 e curato
dall’arboricoltore giapponese Masayuki Ebinuma. In seguito, Ebinuma concepì insieme all’artista Tatsuo Miyajima il
progetto “Kaki Tree Project – la rinascita del tempo”.
L’evento, tenutosi alle 18, è stato reso possibile grazie alla collaborazione della compagnia teatrale Finisterrae Teatri – che, per l’occasione, ha organizzato anche delle piccole incursioni clown dedicate al meraviglioso brivido della vita, a cura del gruppo Nasi Rossi in collaborazione con l’Associazione Dottor N.O.Ris. – insieme al Comune di Trento e al Forum Trentino per la pace e i diritti umani del quale, durante la celebrazione, ha avuto modo di intervenire il presidente Massimiliano Pilati attraverso un appello che riportiamo qui sotto integralmente.

Per Info e contatti:

Associazione: Finisterrae TeatriPituit Studio d’Arti
Mail: info@pituit.it
Tel: 392 7719702 o 333 9730700

Il “nostro” impegno contro il nucleare e il Kaki di Nagasaki

Domenica 12 giugno alle 18.00 si terrà la Festa dell’albero di kaki di Nagasaki, piantato nel Giardino
Langer di Trento nel 2017. Il kaki è una delle piante figlie dell’albero sopravvissuto al bombardamento
atomico di Nagasaki nel 1945 che, grazie ad un progetto internazionale, impegna le giovani generazioni
chiamate a curare l’albero a impegnarsi parallelamente per la Pace. A Trento la piantina è arrivata grazie
alla compagnia teatrale Finisterrae Teatri – Studio Pituit e al sostegno del Comune di Trento e del
Forum trentino per la pace e i diritti umani.

Questo anniversario cade in un momento nel quale per la prima volta dopo decenni, nelle dichiarazioni
dei leader mondiali non si esclude l’uso delle armi nucleari come risoluzione del conflitto in corso. Le
criminali esplosioni nucleari del 1945 di Hiroshima e Nagasaki ci ricordano molto bene cosa significhi
usare quelle armi. Ma il vero nemico non sono le armi nucleari in quanto tali, né gli Stati che le
possiedono o le costruiscono, il vero nemico è il modo di pensare che giustifica le armi nucleari: l’esser
pronti ad annientare gli altri qualora essi siano considerati una minaccia o un intralcio alla realizzazione
dei propri interessi. Crediamo fermamente che la popolazione mondiale abbia il diritto di vivere in un
mondo libero da questa minaccia. Qualsiasi uso di armi nucleari, intenzionale o accidentale, avrebbe
conseguenze catastrofiche, vastissime e durature per gli esseri umani e per l’ambiente.

In piena controtendenza rispetto al clima attuale che porta i nostri Stati ad armarsi per ricercare maggiore
sicurezza ci troviamo alla vigilia di un evento di portata storica con la convocazione a Vienna dal 21 al 23
giugno prossimi della Prima Conferenza degli Stati Parti del Trattato di proibizione delle armi
nucleari (TPNW) scaturito da una “iniziativa umanitaria” della società civile internazionale, negoziato
all’ONU e adottato con voto positivo di 122 Stati il 7 luglio 2017, entrato in vigore il 22 gennaio 2021 (90
giorni dopo la ratifica di almeno 50 Stati). Purtroppo tra i paesi che non hanno ancora firmato c’è l’Italia.
Per questo è attiva la campagna di mobilitazione “Italia Ripensaci” portata avanti da Rete Italiana Pace e
Disarmo (di cui siamo parte attiva) e da Senzatomica, volta proprio a richiedere l’adesione del nostro
Paese al TPNW o, almeno, a partecipare da osservatrice alla Conferenza di Vienna di fine giugno.

Recentemente il nostro Consiglio Regionale ha approvato una mozione che chiede proprio che il
Parlamento e il Governo italiano partecipino alla Conferenza di Vienna, aderiscano al Trattato, e l’Italia si
impegni a realizzare un mondo libero dalle armi nucleari. Una analoga e importante risoluzione è stata
presa il 18 maggio scorso in Commissione Esteri alla Camera.
Secondo un Sondaggio condotto da YouGov per la Campagna internazionale ICAN nel novembre 2020,
l’87% dei cittadini italiani si dichiara favorevole all’adesione dell’Italia al TPNW e il 74% vuole che le
testate nucleari statunitensi presenti in Italia nelle basi di Ghedi (BS) e Aviano (PN) siano rimosse dal
nostro territorio

Da anni il Forum trentino per la pace e i diritti umani è impegnato nella lotta alla proliferazione delle
armi nucleari, nella logica di un più ampio contesto di impegno attivo per la costruzione di una pace reale
fondata sulla cooperazione tra le nazioni e i popoli, sulla nonviolenza, sull’idea per cui la pace non possa
essere garantita con la guerra né con la minaccia nucleare.
Questo impegno è stato sposato recentemente anche dal neonato Cantiere di Pace, un progetto di cui
fanno parte varie persone e associazioni trentine unite dalla voglia di non restare passive difronte
all’ennesima guerra che affligge il nostro Mondo e firmatarie dell’Appello “Preparare la pace” che invita
a guardare al futuro e a scegliere di preparare la pace anziché la guerra.

Cantiere di Pace crede fermamente nella mobilitazione dal basso, capace di coinvolgere oltre agli abitanti
del nostro territorio anche le amministrazioni comunali. Per questo stiamo lanciando un appello ai
Comuni Trentini perché si attivino per aderire alla Campagna “Italia Ripensaci”, controfirmando il
Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari, come importante atto simbolico di sostegno al percorso
multilaterale di disarmo nucleare e a dare disposizione ai loro uffici competenti per sollecitare il nostro
Governo e il nostro Parlamento a rivedere la posizione finora espressa e giungere alla firma e ratifica da
parte dell’Italia del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari.

Continuare a concepire l’atomica come un’opzione è la parte più crudele e misantropa della nostra
politica estera: serve ambire ad una politica estera per le persone, che faccia della cooperazione la
grammatica delle proprie espressioni.
Il Forum trentino per la pace e i diritti umani c’è, come sempre, anche su questa battaglia, serve che
ognuno si unisca in questo lavoro quotidiano per dargli tutta la concretezza di cui abbiamo bisogno.

Massimiliano Pilati – Presidente Forum trentino per la pace e i diritti umani

Giornata Mondiale del Rifugiato 17-18 Giugno

Chiunque, ovunque, sempre è il titolo scelto da UNHCR e adottato dalla rete di associazioni che in Trentino organizza la GMR. L’obiettivo dell’evento è affermare che le persone costrette ad abbandonare la propria terra devono essere trattate con dignità, chiunque esse siano, devono essere accolte, da ovunque provengano, e che il loro diritto alla protezione deve essere riconosciuto, sempre.

Anche quest’anno, il Forum trentino per la pace e i diritti umani insieme al Centro Astalli e a moltissime altre realtà locali, ha contribuito a organizzare la Giornata Mondiale del Rifugiato. Un’occasione questa, in un periodo segnato prima dalla pandemia e poi dalla guerra, per ricordarsi che l’accoglienza deve essere per chiunque, ovunque e sempre.

L’evento avrà luogo in due giornate:

  1. Venerdì 17 giugno a Trento, presso la sala del Vigilianum in via Endrici 14, si terrà un dialogo tra ricercatrici, attivisti, politici e comunità per discutere di politiche pubbliche e pratiche collettive consapevoli. Interverranno Ester Gallo per l’Università degli Studi di Trento, Angelica Villa, per Refugees Welcome Milano e Fondazione Museo Storico del Trentino (HistoryLab Magazine). L’appuntamento è alle 20:45 ed è ad accesso libero.
  2. Sabato 18 giugno a Rovereto, presso il parco Gino Colorio (conosciuto anche come Parco Amico), banchetti di associazioni, musica, performance e giochi coinvolgeranno adulti e bambini a partire dalle 16.30. La giornata si concluderà con una cena conviviale, lo spettacolo teatrale “Chi racconta la mia storia?” di Andrea Visibelli e i concerti di Fela Beat e Nana Motobi & the Abe Pe Show crew. L’evento è gratuito

Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare la pagina dedicata nel sito del Centro Astalli
Evento Facebook: Giornata Mondiale del Rifugiato

Lista realtà partecipanti:

Associazione Centro Astalli Trento
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
ATAS Onlus
Fondazione Comunità Solidale
Master DIRPOM – Diritto e Politiche delle Migrazioni, Università di Trento
Pastorale Migrantes – Diocesi di Trento
Comune di Rovereto
Gioco degli Specchi
CAV – Coordinamento Accoglienza Vallagarina
Progetto Risonanze
CIF – Centro italiano femminile
Mediterranea Trento
John Mpaliza
SmartLab – Cooperativa Sociale
Associazione Fandema
Fela Beat
Nana Motobi & the Abe Pe Show crew
Scout Agesci Rovereto
Scout CNGEI Rovereto

Con il contributo di:

Comune di Rovereto
SAI – Sistema Accoglienza Integrazione
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Pastorale Migrantes – Diocesi di Trento

Giornata delle Fasce Bianche – 31 maggio

Un rito che ripetiamo. Un rito che abbiamo fatto diventare punto fermo, ricordo, grido di ribellione. Un rito che vuole tenere vivi nomi dimenticati, persone uccise e gettate in un angolo della memoria.

Anche quest’anno progetto Prijedor, Atlante delle Guerre, Forumpace e Trentino con i Balcani hanno organizzato un’iniziativa in memoria dei 102 bambini morti in Bosnia per una guerra senza senso.

La manifestazione, all’insegna della memoria, si terrà presso il chiostro della Centro per la Cooperazione Internazionale alle ore 18:00 domani, martedì 31 maggio.

Per maggiori dettagli cliccare qui.

Il consiglio regionale in favore del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW)

Ieri, mercoledì 18 maggio, il Forum trentino per la pace e i diritti umani ha appreso con molto piacere l’approvazione da parte del Consiglio della Regione del Trentino – Alto Adige – Sudtirol della mozione a sostegno del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari.

Qui sotto riportiamo integralmente il comunicato stampa sottoscritto da Massimiliano Pilati, presidente del Forumpace:

Dal Consiglio regionale una voce in favore del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari

Il Forum trentino per la pace e i diritti umani apprende con molto piacere l’approvazione da parte del Consiglio della Regione del Trentino – Alto Adige – Sudtirol della mozione a sostegno al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) in cui si chiede al Governo italiano di aderire al Trattato e di prendere parte alla prima Conferenza degli Stati parte del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) che si terrà a breve a Vienna. 

Il voto di oggi della nostra regione arriva (casualmente) lo stesso giorno in cui a Roma in Commissione Esteri alla Camera è stata approvata una risoluzione per il disarmo globale che esprime proprio indicazioni per il Governo affinché si attivi in percorsi concreti di disarmo nucleare e di avvicinamento ai contenuti del Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPNW)

Da sempre siamo impegnate e impegnati nella lotta alla proliferazione di queste armi, nella logica di un più ampio contesto di impegno attivo per la costruzione di una pace reale fondata sulla cooperazione tra le nazioni e i popoli, sulla nonviolenza, sull’idea per cui la pace non possa essere garantita con la guerra né con la minaccia nucleare.

In un contesto globale caratterizzato da frammentazioni e crisi concatenate, dalla complessità – da non ridurre a scusa, buona per evitare i problemi, ma come caratteristica da affrontare e abitare per risolverli -, da meccanismi globali di sfruttamento, scegliere di agire ancora una volta sull’immaginazione di futuri diversi è un impegno fondamentale che tutti i Governi del mondo devono assumersi.

Si tratta, a ben vedere, del significato più concreto della Politica: non la grigia amministrazione di un sistema in decadimento, ma la costruzione – difficile, conflittuale, costante – di politiche pubbliche migliori, capaci di garantire a tutte e tutti non solo i loro diritti ma la possibilità di dare e ricevere risposte ai propri bisogni, di costruire sui propri desideri.

Tra queste, un mondo in cui la minaccia nucleare venga costantemente contenuta e limitata è un passaggio gigantesco e imprescindibile: la guerra russa in Ucraina, le tensioni perpetue in Vicino e Medio Oriente, le geografie complicatissime dell’Estremo Oriente ci restituiscono un senso di costante pericolo dal quale non usciremo armandoci di una mazza più grossa.

Continuare a concepire l’atomica come un’opzione è la parte più crudele e misantropa della nostra politica estera: serve ambire ad una politica estera per le persone, che faccia della cooperazione la grammatica delle proprie espressioni.

La mozione approvata in Consiglio Regionale è una goccia in un deserto: fragilissima, ha bisogno del contributo di tutte e tutti per trovare altre gocce, altra forza nell’affermarsi come senso comune imprescindibile, per soppiantare una realpolitik della crudeltà.

Il Forum trentino per la pace e i diritti umani c’è, come sempre, anche su questa battaglia.
Oggi festeggiamo questa decisione. Domani torniamo a lavorare per darle tutta la concretezza di cui abbiamo bisogno.

Massimiliano Pilati
Presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani

Al via la terza edizione di WakEUp

WakEUp è un ciclo di incontri organizzato dai giovani di Lavis dedicati all’Europa nei quali si avrà modo, anche in questa terza edizione, di affrontare temi d’attualità molto rilevanti, dalla crisi energetica al conflitto in Ucraina.

Per questa edizione sono previsti tre incontri di cui il primo si terrà domani, mercoledì 18 maggio alle 20:30 presso la Piazzetta Alpini a Lavis, dal titolo “EuroEnergia, quale presente, quale futuro?“. Gli ospiti saranno Pietro Malesani e Margherita Girardi, due giovani Trentini che scrivono sul sito ilfendinebbia.it, progetto da loro iniziato recentemente. All’incontro si parlerà degli scenari che si prospettano in ambito energetico per l’Europa, dal rinnovabile al nucleare, nonché dell’impatto della guerra in Ucraina in questo settore.

Oltre a questo appuntamento ricordiamo anche:

  1. 21 maggio alle 15:30, Piazzetta alpini di Lavis: “Lavis incontra l’Europa
  2. 25 maggio alle alle 20:30, Piazzetta alpini di Lavis: “Pace e Sicurezza. Valori in scadenza?”

Per approfondire: WakEUp.

Costruiamo insieme un Toolkit contro le discriminazioni – 17 maggio

Martedì 17 maggio alle ore 17:30 si terrà su Zoom il primo dei tre incontri organizzati dallo Sportello Antidiscriminazioni di Trento nell’ambito del progetto Ingrid. Il webinar è pensato per costruire insieme, con l’aiuto di esperti delle professioni legali tra cui l’Avv. Alexander Schuster, un “toolkit” di strategie e dispositivi di difesa cui ricorrere per reagire alle discriminazioni.

L’evento è aperto a tutte le persone interessate.

Link Zoom per collegarsi: https://univr.zoom.us/j/88207893749

Per saperne di più: Progetto Ingrid.

Per informazioni sull’evento contattare: info@antidiscriminazioni.trento.it