Il consiglio regionale in favore del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW)

Ieri, mercoledì 18 maggio, il Forum trentino per la pace e i diritti umani ha appreso con molto piacere l’approvazione da parte del Consiglio della Regione del Trentino – Alto Adige – Sudtirol della mozione a sostegno del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari.

Qui sotto riportiamo integralmente il comunicato stampa sottoscritto da Massimiliano Pilati, presidente del Forumpace:

Dal Consiglio regionale una voce in favore del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari

Il Forum trentino per la pace e i diritti umani apprende con molto piacere l’approvazione da parte del Consiglio della Regione del Trentino – Alto Adige – Sudtirol della mozione a sostegno al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) in cui si chiede al Governo italiano di aderire al Trattato e di prendere parte alla prima Conferenza degli Stati parte del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) che si terrà a breve a Vienna. 

Il voto di oggi della nostra regione arriva (casualmente) lo stesso giorno in cui a Roma in Commissione Esteri alla Camera è stata approvata una risoluzione per il disarmo globale che esprime proprio indicazioni per il Governo affinché si attivi in percorsi concreti di disarmo nucleare e di avvicinamento ai contenuti del Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPNW)

Da sempre siamo impegnate e impegnati nella lotta alla proliferazione di queste armi, nella logica di un più ampio contesto di impegno attivo per la costruzione di una pace reale fondata sulla cooperazione tra le nazioni e i popoli, sulla nonviolenza, sull’idea per cui la pace non possa essere garantita con la guerra né con la minaccia nucleare.

In un contesto globale caratterizzato da frammentazioni e crisi concatenate, dalla complessità – da non ridurre a scusa, buona per evitare i problemi, ma come caratteristica da affrontare e abitare per risolverli -, da meccanismi globali di sfruttamento, scegliere di agire ancora una volta sull’immaginazione di futuri diversi è un impegno fondamentale che tutti i Governi del mondo devono assumersi.

Si tratta, a ben vedere, del significato più concreto della Politica: non la grigia amministrazione di un sistema in decadimento, ma la costruzione – difficile, conflittuale, costante – di politiche pubbliche migliori, capaci di garantire a tutte e tutti non solo i loro diritti ma la possibilità di dare e ricevere risposte ai propri bisogni, di costruire sui propri desideri.

Tra queste, un mondo in cui la minaccia nucleare venga costantemente contenuta e limitata è un passaggio gigantesco e imprescindibile: la guerra russa in Ucraina, le tensioni perpetue in Vicino e Medio Oriente, le geografie complicatissime dell’Estremo Oriente ci restituiscono un senso di costante pericolo dal quale non usciremo armandoci di una mazza più grossa.

Continuare a concepire l’atomica come un’opzione è la parte più crudele e misantropa della nostra politica estera: serve ambire ad una politica estera per le persone, che faccia della cooperazione la grammatica delle proprie espressioni.

La mozione approvata in Consiglio Regionale è una goccia in un deserto: fragilissima, ha bisogno del contributo di tutte e tutti per trovare altre gocce, altra forza nell’affermarsi come senso comune imprescindibile, per soppiantare una realpolitik della crudeltà.

Il Forum trentino per la pace e i diritti umani c’è, come sempre, anche su questa battaglia.
Oggi festeggiamo questa decisione. Domani torniamo a lavorare per darle tutta la concretezza di cui abbiamo bisogno.

Massimiliano Pilati
Presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani

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