Consulte e giovani

Nel 1979, Anno internazionale del Bambino, il Sindaco, i membri del consiglio comunale e gli insegnanti del comune di Schiltigeim in Francia decisero di creare una struttura permanente per i giovani della città in cui essi potessero offrire consigli agli amministratori. 

“Il consiglio comunale dei giovani aveva il diritto di dare suggerimenti mentre il Consiglio cittadino degli adulti aveva il diritto di prendere decisioni”. 

In questo modo nasceva il primo consiglio comunale di giovani in Europa che ha dato vita alle consulte giovanili che prenderemo in considerazione qui sotto. 

Così introduceva il tema delle Consulte giovanili Giorgia Gironimi nella sua ricerca “Il diritto alla partecipazione dei minori, con approfondimento riguardo alle Consulte giovanili in Trentino“.

Le Consulte, in Trentino, sono nate nate dalla spinta e dal desiderio di gruppi di giovani o di amministrazioni sensibili. A che scopo? Per costruire uno spazio di dialogo, un luogo di partecipazione, una cinghia di trasformazione tra l’amministrazione e l’energia e le idee che i più giovani sanno mettere in campo.

Giovani&Comune: l’esperienza delle Consulte giovanili in Trentino

La serata Giovani&Comune: l’esperienza delle Consulte giovanili in Trentino ha coinvolto più di 70 persone, giovani, amministratori e amministratrici, semplici interessati da Rovereto, Ala, Avio, Brentonico, Ronzo-Chienis, Aldeno, Trento, Lavarone, Luserna, Malé, Ossana, Calceranica, Caldonazzo, Pergine, Folgaria, Lavis, Mori, Merano, Pomarolo, Tenna, Trambileno, Vallelaghi.

Una serata attorno ai temi della partecipazione giovanile e dell’attivazione dei territori. Riccardo Santoni, coordinatore del Forum della Pace, ha coordinato una serata ricca di interventi attraverso il senso e lo scopo delle Consulte giovanili comunali. In questo lungo viaggio, assieme ai giovani e agli amministratori che le hanno viste nascere, Veronica Sommadossi e Fabrizio Pedron hanno portato la loro esperienza.

Scopo della serata, però, non era quello di ripercorrere il passato ma di costruire insieme una cassetta degli attrezzi per chi vuole dare vita (o nuovo impulso) a queste azioni: l’idea, infatti, è nata dall’interesse di 6 amministrazioni comunali (Rovereto, Ala, Avio, Brentonico, Lavarone e Luserna) per attivare questi strumenti sui propri territori.