Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e armamenti: la posizione del Forum Pace

1. La Provincia autonoma di Trento, in coerenza con i principi costituzionali che sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, la promozione dei diritti umani, delle libertà democratiche e della cooperazione internazionale, riconosce nella pace un diritto fondamentale degli uomini e dei popoli, favorendo l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, sulla base del principio di sussidiarietà. […]

3. La Provincia autonoma di Trento promuove inoltre una migliore conoscenza dei problemi della pace, dei diritti umani, della solidarietà tra i popoli e delle modalità non violente di risoluzione dei conflitti, avvalendosi prioritariamente delle iniziative, degli studi, delle ricerche e della documentazione di cui alla presente legge.

Art. 1, commi 1 e 3, l. prov. del 10 giugno 1991, n. 11

Il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, a mezzo del Consiglio della Pace, nell’ambito del proprio ruolo così come descritto dalla legge provinciale n. 11/1991(1), esprime la più grande preoccupazione per i contenuti della relazione della Commissione Bilancio(2) (pag. 28 e ss.) e si unisce al coro di critiche emerso dalle organizzazioni e dai mondi del pacifismo e del movimento nonviolento(3).

L’architettura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza così come il Next Generation EU pongono l’attenzione – quantomeno sulla carta – sullo sviluppo di progettualità sulle quali investire in modo innovativo i fondi che derivano da questa crisi e finalizzando queste progettualità a superare le condizioni pre-esistenti che l’hanno generata(4).

La sfida per tutti coloro che prendono sul serio i problemi interconnessi della pace, della giustizia, dei diritti umani, della democrazia, del benessere collettivo, compreso quello di generazioni future, è nientemeno che quella di come bloccare la globalizzazione della violenza e la violenza della globalizzazione”.

Giuliano Pontara(5)

In questa chiave, non comprendiamo come l’attribuzione di ulteriori fondi alla spesa militare (che riceverà circa 27 miliardi di euro, pari al 18% del totale dei Fondi pluriennali di investimento 2017-2034) possa concorrere nel senso di immaginare e costruire un mondo più sostenibile e meno disuguale per le future generazioni. 

Crediamo che quanto proposto – peraltro nella cornice più ampia della missione “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” – sia contrario, oltre che al senso del PNRR, anche ai valori espressi dalla nostra Costituzione e dalla legge provinciale n. 11 del 10 giugno 1991 che ha istituito il Forum (art. 1, commi 1 e 3, in particolare). 

Crediamo che, per agire sul fronte dell’innovazione e della cultura nel contesto di adeguate politiche di sicurezza, sia necessario rivolgere quegli investimenti al rafforzamento delle strutture del welfare culturale, alle imprese sociali, all’attivazione di progettualità rivolte ai giovani e alle giovani del nostro Paese, specie guardando alle aree periferiche o interne(6).

Crediamo che le spese da effettuare nel contesto della sicurezza non riguardino l’irrobustimento dell’apparato militare né essere rivolte a “mantenere alto il livello di preparazione e capacità operativa dell’intero comparto della difesa e della sanità militare” (p. 68 della Relazione della Commissione Bilancio), ancorché “in sinergia” con la sanità civile ordinaria quanto, piuttosto, questi investimenti dovrebbero rivolgersi a garantire, su tutto il territorio nazionale, una sanità pubblica territoriale, accessibile e laica.

Crediamo che l’incremento della capacità militare costituisca un arretramento del progetto costituzionale e di quello europeo, certo non fondati su una cultura pacifista ma consapevoli del fatto che la continua corsa alle armi può solo che generare mostri.

Crediamo che continuare a considerare il quadrante mediterraneo in termini strategici o militari contribuisca a rendere il nostro mare un luogo di silenzio e morte.

In definitiva, condividiamo quanto espresso dalla Rete Italiana Pace e Disarmo(7), cui anche il Forum trentino per la pace e i diritti umani aderisce: “La nonviolenza politica è lo strumento e il fine che bisogna assumere. Per questo è prioritario orientare il rilancio del nostro Paese ai principi ed ai valori della pace: il Piano deve essere l’occasione per investire fondi in processi di sviluppo civile e non sulle armi”.

Crediamo che il PNRR, se manterrà l’approccio descritto dalla Relazione della Commissione Bilancio così come approvata, non vada in questa direzione.

Pertanto, chiediamo al Consiglio, ai Consiglieri e alla Consigliere di prendere posizione, anche nell’ambito delle iniziative e della discussione d’Aula attorno alle indicazioni che la Provincia Autonoma di Trento dovrà fornire al Governo su questo tema.

Per il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani

Il Presidente Massimiliano Pilati


Fonti:

(1) Legge Provinciale del 10 giugno 1991, n. 11, Promozione e diffusione della cultura della pace: https://www.consiglio.provincia.tn.it/leggi-e-archivi/codice-provinciale/Pages/legge.aspx?uid=715  

(2) Commissione Bilancio, Relazione della V Commissione Permanente alla Camera dei Deputati sulla Proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, 31 marzo 2021: http://documenti.camera.it/_dati/leg18/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/027/018A/INTERO.pdf

(3) Rete Pace e Disarmo,  “Rete Pace Disarmo: vogliamo un PNRR disarmato e di Pace, Draghi ci riceva e ascolti le nostre proposte”, 8 aprile 2021: https://retepacedisarmo.org/2021/rete-pace-disarmo-pnrr-disarmato-pace-draghi-ci-riceva/; Mao Valpiana, Come un giovane cadetto il PNRR è entrato civile ed è uscito in divisa, su Domani, il 2 aprile 2021: https://www.peacelink.it/editoriale/a/48393.html

(4) Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Linee Guida per la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza #NextGenerationItalia, 15 settembre 2020: http://www.politicheeuropee.gov.it/media/5378/linee-guida-pnrr-2020.pdf; Ministero dell’Economia e delle Finanze, Next Generation Italia, il Piano per disegnare il futuro del Paese, 18 gennaio 2021: https://www.mef.gov.it/focus/Next-Generation-Italia-il-Piano-per-disegnare-il-futuro-del-Paese/; Forum Disuguaglianze Diversità, Piano di Ripresa e Resilienza: https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/piano-di-ripresa-e-resilienza/ 

(5)Unimondo, La Pace di Giuliano, 01 marzo 2017: https://www.unimondo.org/Notizie/La-Pace-di-Giuliano-164064 

(6) Rete Italiana Pace e Disarmo, Le politiche di Pace e Disarmo siano al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, 8 febbraio 2021: https://retepacedisarmo.org/2021/politiche-pace-disarmo-pnnr-proposte-ripd/; Forum Disuguaglianze e Diversità, PNRR: Quale ruolo dell’impresa sociale nel potenziamento e democratizzazione dell’offerta di servizi di welfare. Alcune linee di indirizzo e priorità sulla coesione sociale, 17 marzo 2021: https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/pnrr-quale-ruolo-dellimpresa-sociale-nel-potenziamento-e-democratizzazione-dellofferta-di-servizi-di-welfare-alcune-linee-di-indirizzo-e-priorita-sulla-coesione-sociale/

(7) Rete Italiana Pace e Disarmo, Il Recovery Plan armato del governo Draghi: fondi UE all’industria militare, 1 Aprile 2021: https://retepacedisarmo.org/2021/il-recovery-plan-armato-del-governo-draghi-fondi-ue-allindustria-militare/