Dai bisogni alla ricerca: lo Sportello Antidiscriminazioni e INGRID

Si è tenuta presso la Sala Conferenze della Fondazione Caritro a Trento la presentazione dello Sportello Antidiscriminazioni di Trento, importante tassello sul territorio del progetto europeo INGRiD, Intersecting Grounds of Discrimination in Italy, promosso dal Centro per la Cooperazione Internazionale (CCI)  in collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e con il supporto del Comune di Trento.

Nato nel 2019 su iniziativa volontaria di un gruppo di cittadine e cittadini con competenze ed esperienze professionali maturate in ambiti diversi – dal diritto all’antropologia, dall’informatica alle scienze sociali – lo Sportello antidiscriminazioni di Trento è divenuto un servizio essenziale sul territorio contro le discriminazioni di ogni natura (etnica, religiosa, sessuale, di genere, per disabilità o per età, etc.). 

Punto di forza dello Sportello è l’adozione di un approccio intersezionale attento alle tante dimensioni che compongono l’identità individuale e che spesso determinano specifiche dinamiche di discriminazione, svantaggio, esclusione. Chiara Lucchini, presidente dello Sportello, ha ricordato come lo Sportello sia nato dalla necessità di avere sul territorio un luogo di ascolto e sostegno alle vittime di discriminazione. “Lo Sportello è nato dall’esperienza reale di una cittadina che non sapeva a chi rivolgersi per segnalare la discriminazione subita e trovare uno sbocco, un sostegno, una forma di riparazione. Grazie al progetto Ingrid, lo Sportello può crescere e fare un salto di qualità in termini di risorse, radicamento territoriale, collaborazioni e reti, anche internazionali.” 

“Oggi una persona che subisce una discriminazione in Trentino ha una possibilità in più”, ha sottolineato Chiara Lucchini ricordando come l’approccio sin da subito intersezionale dello Sportello permette di dare ai casi segnalati una risposta più completa, che tenga conto della specificità e complessità delle situazioni specifiche.

E’ intervenuta anche Chiara Maule, Assessora con delega alle politiche sociali, abitative e familiari del Comune di Trento, che ha sostenuto il progetto Ingrid sin dall’inizio. L’assessora ha espresso soddisfazione per le modalità con cui i soggetti del territorio hanno saputo raccogliere esigenze e bisogni reali, costruendo un progetto europeo che possa dare risposte alle cittadini e ai cittadini, in particolare ai gruppi più vulnerabili. Ha  sottolineato inoltre la necessità di un intervento di questo tipo, anche a fronte dell’aumento dei casi di discriminazione e intolleranza che si registra negli ultimi anni. Nel ribadire l’impegno del Comune di Trento sui temi dell’inclusione e la disponibilità a collaborare a sostegno dello Sportello, l’Assessora ha richiamato alla necessità di ricostituire un’idea di complessità dei problemi e dell’intervento sociale di fronte a slogan che troppo spesso propongono soluzioni facili a problemi complessi – una complessità di sguardo che il progetto Ingrid con la sua prospettiva intersezionale riconosce pienamente.

A proposito dell’aumento di casi di discriminazione e intolleranza, Katia Malatesta, Vicepresidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani, ha illustrato alcuni dati preoccupanti, che secondo alcuni recenti monitoraggi, come quello della Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa o il Barometro dell’odio curato da Amnesty International, sono in aumento. “La pandemia ha portato alla luce la gravità e l’ampiezza di vecchie e nuove disuguaglianze che hanno peggiorato la condizione e l’accesso ai diritti di cittadinanza da parte dei gruppi più vulnerabili”, ha sottolineato Katia Malatesta, che ha voluto anche ribadire il convinto sostegno che il Forum, anche in virtù del suo ruolo di ponte tra istituzioni e società civile, ha dato allo Sportello e al progetto Ingrid sin dall’inizio, encomiando l’impegno volontario di cittadine e cittadini che si mettono in gioco in prima persona per fare la differenza.

Lo Sportello Antidiscriminazioni si inserisce nella cornice di un progetto più ampio, il progetto europeo Ingrid promosso dal Centro per la Cooperazione Internazionale che ha l’obiettivo di migliorare gli strumenti di tutela, aumentare la consapevolezza sulle discriminazioni nascoste e giungere a una piena realizzazione dei diritti di cittadinanza. Attraverso attività di ricerca, formazione, scambio di buone pratiche e sensibilizzazione, il CCI e la sua rete di partner promuovono un approccio innovativo che attraverso la “messa in pratica” dell’intersezionalità mira a una più efficace tutela contro tutti gli atti discriminatori. 

In conferenza stampa, Rossella Vignola, coordinatrice del progetto ha ricordato i passaggi che hanno portato all’incontro tra il CCI e lo Sportello e all’incubazione di un progetto più ampio: “Anche grazie ad un finanziamento europeo, il Centro ha saputo raccogliere e valorizzare l’esperienza di cittadinanza attiva nata dal basso grazie ad un gruppo di volontarie e volontari accompagnandola in un percorso di crescita, scambio di buone pratiche con altri territori italiani interessati dalle attività del progetto (Alto Adige, Veneto, Liguria, Marche) e proiezione europea e internazionale”. 

Ricordando come la cifra del progetto Ingrid sia la prospettiva intersezionale, Rossella Vignola ha rievocato la metafora dell’incrocio stradale che sta all’origine del termine nella sua prima formulazione ad opera della studiosa e attivista afro-americana Kimberlé Crenshaw, che con questo neologismo cercava una rappresentazione dei tanti fronti su cui un soggetto, al centro di un incrocio di identità (genere, colore della pelle, origine etnica, status economico e sociale, orientamento sessuale, disabilità, etc.) è esposto simultaneamente, trovandosi in una situazione di grande vulnerabilità, che porta a forme di esclusione, discriminazione e svantaggio specifiche e particolari. 

Vignola si è poi soffermata sul problema dell’under-reporting, ovvero la tendenza delle vittime a non denunciare le discriminazioni subite,  e sull’assenza di dati, soprattutto territoriali, sulle discriminazioni e i fenomeni di odio sottolineando la necessità di rimediare a questa carenza: “Lo Sportello ci aiuterà anche nell’emersione dei casi e nella messa a punto di un sistema di raccolta dati perché non avere dati non sia la scusa per affermare che il problema non esiste”.

Il lavoro di formazione che il CCI svolgerà sui temi del progetto Ingrid,  si inscrive nell’ottica dell’Educazione alla cittadinanza globale, al centro delle pratiche formative del Centro, grazie all’adozione di un approccio critico e sistemico alle disuguaglianze. Questo impegno nel considerare la dimensione globale delle disuguaglianze si riflette inoltre sulla promozione dell’Obiettivo 10 dell’Agenda 2030 dell’ONU (Ridurre le disuguaglianze) su cui il Centro promuove informazione, dibattito, formazione. 

Oltre alle specifiche attività di ascolto, orientamento e supporto alle persone che hanno subito una discriminazione o che ne sono state testimoni, lo Sportello s’impegna in attività di advocacy e sensibilizzazione contro le discriminazioni intersezionali e, coerentemente con il suo focus, promuove e facilita un coordinamento tra i servizi esistenti onde favorirne lo scambio di buone pratiche e potenziare l’efficacia delle iniziative in atto in una prospettiva non settoriale ma integrata del contrasto alla discriminazione.

Lo Sportello ha ideato una procedura standard del tutto anonima per la raccolta delle segnalazioni capace di garantire il rispetto della privacy e consentire, al contempo, un intervento immediato. In attesa di trovare una sede idonea (che non presenti alcuna barriera architettonica), la segnalazione e la successiva presa di contatto con il/la segnalante avvengono tramite l’indirizzo e-mail dello Sportello (info@antidiscriminazioni.trento.it), un numero telefonico attivo dal lunedì al sabato (0461 1531201); il modulo on-line presente sulla pagina web dello Sportello (www.antidiscriminazioni.trento.it).

Per informazioni

SPORTELLO ANTIDISCRIMINAZIONI DI TRENTO

 Giorgia Decarli, coordinatrice Sportello

info@antidiscriminazioni.trento.it 

CENTRO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Rossella Vignola, coordinatrice progetto Ingrid

rossella.vignola@cci.tn.it

Il Trentino contro le discriminazioni

Martedì 23 novembre il Centro per la Cooperazione Internazionale ed il Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani presenteranno lo Sportello Antidiscriminazioni di Trento, tra le principali attività in corso in Trentino nell’ambito del progetto europeo Ingrid – Intersecting Grounds of discrimination in Italy.

Il ruolo e l’operato dello Sportello Antidiscriminazioni viene così rilanciato dalla collaborazione tra CCI e Forumpace che presenteranno il progetto al pubblico martedì 23 novembre dalle ore 11:00 alle ore 12:30 presso la Sala Conferenze della Fondazione Caritro, Via Calepina 1, a Trento.

La presentazione sarà introdotta da Rossella Vignola (Centro per la Cooperazione Internazionale) e vedrà la partecipazione di Chiara Maule, Assessora per il Comune di Trento con delega in materia di politiche sociali, familiari ed abitative, Chiara Lucchini, Presidente dello Sportello Antidiscriminazioni e Katia Malatesta, Vice-Presidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani.

A causa delle misure di prevenzione e contenimento della diffusione del virus Covid-19, per partecipare all’evento sarà necessario il Green Pass. 

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sui profili Facebook del Centro per la Cooperazione Internazionale e dello Sportello Antidiscriminazioni di Trento.

Lo Sportello Antidiscriminazioni

Nato nel 2019 su iniziativa volontaria di un gruppo di cittadine e cittadini con competenze ed esperienze professionali maturate in ambiti diversi – dal diritto all’antropologia, dall’informatica alle scienze sociali – lo Sportello antidiscriminazioni di Trento è divenuto un servizio essenziale sul territorio contro le discriminazioni di ogni natura (etnica, religiosa, sessuale, di genere, per disabilità o per età, etc.). Punto di forza dello Sportello è l’adozione di un approccio intersezionale attento alle tante dimensioni che compongono l’identità individuale e che spesso determinano specifiche dinamiche di discriminazione, svantaggio, esclusione. 

Ascolto e supporto alle vittime, emersione di casi e raccolta dati sulla dicriminazione, advocacy e iniziative di sensibilizzazione sono le aree in cui lo Sportello interverrà anche in collaborazione con la rete dei servizi e delle/i professioniste/i sul territorio, intrecciando e valorizzando esperienze e competenze utili a costruire una solida comunità di pratiche locale idonea a fornire ai destinatari del servizio tutto il supporto necessario. 

In attesa di una sede priva di barriere architettoniche, lo Sportello è raggiungibile  telefonicamente dal lunedì al sabato al numero 0461 1531201 e in qualsiasi momento all’indirizzo email info@antidiscriminazioni.trento.it e attraverso la pagina webhttp://www.antidiscriminazioni.trento.it.

Il progetto INGRID

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto Ingrid cofinanziato dall’Unione europea nella cornice del Programma “Diritti, Uguaglianza, Cittadinanza” 2014-2020. Ingrid intende contribuire al pieno riconoscimento della complessità delle dinamiche di esclusione e discriminazione che interessano in particolare i gruppi più vulnerabili. L’obiettivo è migliorare gli strumenti di tutela, aumentare la consapevolezza sulle discriminazioni nascoste e giungere a una piena realizzazione dei diritti di cittadinanza. Attraverso attività di ricerca, formazione, scambio di buone pratiche e sensibilizzazione, il CCI e la sua rete di partner promuovono un approccio innovativo che attraverso la “messa in pratica” dell’intersezionalità mira a una più efficace tutela contro tutti gli atti discriminatori. 

Per informazioni

SPORTELLO ANTIDISCRIMINAZIONI DI TRENTO

 Giorgia Decarli, coordinatrice Sportello

info@antidiscriminazioni.trento.it 

CENTRO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Rossella Vignola, coordinatrice progetto Ingrid

rossella.vignola@cci.tn.it

Dis-conosciuti – l’abitare di richiedenti asilo e rifugiati in Trentino

Lunedì 22 marzo, dalle 18.30, sulla pagina Facebook dello Sportello Antidiscriminazioni di Trento andrà in onda in streaming l’incontro Dis-conosciuti: l’abitare di richiedenti asilo e rifugiati in Trentino. Lo Sportello dialogherà con la sociologa e ricercatrice Giulia Storato che, un paio di anni fa, ha svolto una ricerca su questi temi,  finanziata dal Fondazione Caritro, in collaborazione con la Fondazione Franco Demarchi di Trento e in partnership con ATAS Onlus, Centro Astalli Trento, Cinformi.

Attraverso azioni e strumenti per combattere la povertà e investendo nelle persone, in politiche per le pari opportunità, l’inclusione sociale, la lotta alle diseguaglianze e garantendo un equo accesso alla casa e a servizi sociali di qualità. Il Trentino più sociale è inclusivo, previene ogni forma di violenza, discriminazione e mette al centro il ben-essere e i diritti della persona (pag. 75).

Così si esprime il documento preparatorio della Strategia Provinciale per lo Sviluppo Sostenibileil tema della casa e della lotta alle povertà e alla marginalizzazione viene affrontato con chiarezza, come parte integrante della strategia per garantire a tutte e tutti una vita più dignitosa, in una società capace di prendersi cura di tutte le persone e che sappia lottare contro ogni forma di disuguaglianza.

Il quadro della SPROSS guarda al futuro: l’oggi descrive una situazione di perenne emergenza e grave fragilità abitativa. Una ricerca condotta da fio.PSD nel maggio 2020 riporta le osservazioni di chi lavora con la grave marginalità sul funzionamento del sistema di accoglienza dei migranti, in particolare richiedenti asilo e titolari di protezione Internazionale, e quali siano stati gli effetti dei flussi migratori sui servizi per senza dimora, a livello nazionale.