Cosa troverete in questa pagina?
Troverete parole molto diverse per ciascuno/a, lunghezze di testi non omogenee, dettagli più approfonditi, passaggi sfumati, riflessioni filosofiche su se stessi e sulla propria esistenza.
Ci è sembrato più umano raccontarvi in questo modo i profili di queste donne e uomini che hanno dato anima e corpo per trent’anni al Forum Trentino della Pace e dei Diritti Umani. Ci hanno permesso di accedere in questo modo alla loro intimità perché sapevano di essere tra amici.
Vi chiediamo di accostarvi a questi ritratti con delicatezza, con umile curiosità, senza pregiudizi o aspettative. Sono parole sincere.
Nella sezione Associazioni sono collezionati i riferimenti delle associazioni che fanno parte del Forum, potrete così comprendere chi siano, su quali tematiche lavorino, quali siano le loro azioni per costruire culture di pace, avrete modo anche di trovare la modalità di contattarli e di dialogare con loro.
Aldo Marzari
Presidente del Forum 1991-1993
Ricordo ancora chiaramente il giorno dell’insediamento del Forum: io sono stato nominato presidente perché la legge allora – dopo c’è stata una piccola correzione -, prevedeva che il presidente fosse eletto tra i Consiglieri provinciali o tra quelli di maggioranza, o tra quelli di minoranza. Io ero di minoranza.
Vincenzo Barba
Vicepresidente del Forum 1991-1993
Sono stato in Algeria per la Convenzione sui diritti dei popoli, sono stato in Brasile con un rappresentante del partito dei diritti di allora. In quel periodo incontravamo tutti i principali personaggi che fuggivano dalle dittature (quelli che sopravvivevano) e che venivano a testimoniare la rivoluzione in atto, il cambiamento, l’amore per la loro terra che non li poteva accogliere più.
Roberto Pinter
Presidente del Forum 1993-1998
Era naturale essere proiettato nel mondo della pace, come forza politica eravamo molto attivi nell’organizzazione di convegni sul mondo visto con gli occhi del Sud, sul discorso delle migrazioni, sul discorso della obiezione fiscale alle spese militari, sul disarmo unilaterale e sull’accoglienza degli stranieri.
Vincenzo Passerini
Presidente del Forum 1998-2003
«Credo che quello che le generazioni adulte, noi, possiamo avere imparato, come lo hanno imparato le generazioni precedenti, è che l’impegno per evitare le guerre e per impedire le guerre, l’impegno per la pace e per la nonviolenza, non sono una vaga utopia».
Lucia Coppola
Vicepresidente del Forum 1998-2003
«La pace è la condizione perché tutto avvenga. Se c’è la pace, l’economia funziona, le donne trovano il loro posto nel mondo, i bambini possono crescere sani, liberi, possono studiare e possono sperare nel futuro.
Per cui la pace è l’obiettivo unico e finale, non c’è niente davanti alla pace, niente di così importante, niente. C’è solo lei!»
Roberto Bombarda
Presidente del Forum 2003-2008
«La pace e la non violenza sono qualcosa che deve nascere fin da bambini, devono essere coltivate.
Coltivate le occasioni in cui l’essere umano dà il meglio di sé».
Michele Nardelli
Presidente del Forum 2008-2013
«La fatica che oggi facciamo, anche nell’affrontare tragedie come questa dell’epidemia, ha secondo me a che fare con il fatto che questo cambiamento dei paradigmi del Novecento, non è una cosa facile. Al tempo stesso però penso che questo sia l’imperativo se dobbiamo dare un futuro alla vita degli uomini sulla terra».
Erica Mondini
Vicepresidente del Forum 2008-2013
«La pace è una costruzione personale. Studiare, leggere, informarsi sono fondamentali»
Massimiliano Pilati
Presidente del Forum 2013-2018 e 2018-oggi
È giusto indignarsi per le brutte cose che succedono qui, o nel mondo, ma non bisogna restare solo al livello dell’indignazione. È necessario poi agire ed essere quindi cittadini consapevoli, cittadini attivi sul proprio territorio.
Violetta Plotegher
Vicepresidente del Forum 2013-2018
«È fondamentale coltivare la dimensione della relazione, costruirla quotidianamente assorbire le energie, tue, personali, che coinvolge e che permettono di costruire un senso della vita. Le relazioni buone sono la strada della pace».
Katia Malatesta
Vicepresidente del Forum 2018-oggi
Da sempre l’immagine e la narrazione giocano un ruolo fondamentale nella formazione della consapevolezza sui diritti umani, che rischiano di rimanere qualcosa di astratto e unidimensionale in mancanza di forme concrete di rappresentazione.